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La Radio Vaticana e le onde elettromagnetiche
LA QUESTIONE DELL'ELETTROSMOG DISCUSSA A ROMA (13 marzo 2001) In relazione all'elettrosmog ieri, con una lettera al presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi, numerosi scienziati, riuniti a Roma in un convegno, hanno denunciato la campagna di disinformazione che si sta facendo nel nostro Paese riguardo ai presunti danni provocati dai campi elettromagnetici.
Tre sono i punti fondamentali affrontati nella lettera. Innanzitutto si sostiene che ogni congettura che ha tentato di collegare il cancro ai campi elettromagnetici, è scientificamente infondata. In secondo luogo, proprio riguardo l'elettrosmog, gli scienziati esprimono forte preoccupazione per "tanto sperpero di denaro" usato "per intervenire su situazioni non provate scientificamente"; e sono soldi, aggiungono, che si stornano da emergenze sanitarie accertate. Gli scienziati riscontrano inoltre che nel nostro Paese si sta sviluppando un orientamento precauzionale "che, ignaro delle più serie valutazioni scientifiche e della raccomandazione del Consiglio dell'Unione europea", tende a imporre valori di soglia legali inferiori ai prudenti valori suggeriti dall'ICNIRP, la Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni non-ionizzanti; un'associazione, questa, che è riconosciuta dall'Organizzazione mondiale della sanità e i cui parametri sono seguiti dalla Radio Vaticana. I parametri dell'ICNIRP, inoltre, sono già 50 volte inferiori a quelli per i quali si cominciano a osservare innocui effetti biologici. "L'elettrosmog non esiste. In tutti i casi la situazione è questa: esistono valori rispetto ai quali si ha una certa pericolosità; valori rispetto ai quali si cominciano ad osservare i primi effetti biologici. Rispetto a questi valori di soglia, che sono comunque innocui, la Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni non-ionizzanti ha messo, a sua volta, un valore di soglia che è 50 volta inferiore. Bene: perché dico che l'elettrosmog non esiste? Perché i valori cui noi siamo normalmente esposti sono già di per sé 100 o anche 1000 volte inferiori a quelli consigliati dall'ICNIRP."
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