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La Radio Vaticana e le onde elettromagnetiche
Intervista con il prof. Vincenzo Saraceni,
Assessore alla Sanità della Regione Lazio
(14 marzo 2001)
In merito allo studio dell'Osservatorio dell'Agenzia per la Sanità del Lazio, riguardante l'incidenza di tumori e leucemie nella zona di Cesano, Anguillara e Formello e ripreso da molti quotidiani, abbiamo intervistato il prof. Vincenzo Saraceni, assessore alla Sanità della Regione Lazio:
Prof.Saraceni: Il problema che dobbiamo porci in maniera molto corretta non è quello di stabilire se la presenza della Radio Vaticana e quindi delle onde elettromagnetiche della Radio Vaticana, possa produrre un aumento dei tumori della linea linfoematopoietica. Il problema è più generale. Dobbiamo porci la questione se le onde elettromagnetiche possano essere in generale nocive per la salute. Quindi il problema è di carattere generale ed è posto in tutto il mondo.
Può spiegarci in modo più approfondito la materia di quest'indagine dell'Agenzia della sanità della regione Lazio?
Prof.Saraceni: Mi sembra importante cercare di dare una risposta innanzitutto sul piano scientifico che sia, se possibile, di tranquillità per tutti i cittadini.
Per quanto riguarda lo studio condotto dall'Agenzia, dobbiamo sottolineare alcuni passaggi che mi sembrano molto significativi.
Un primo passaggio dice testualmente così: "La mortalità per tutti i tumori e per i tumori del sistema linfoematopoietico non supera significativamente l'atteso sia tra gli uomini che tra le donne nelle tre aree". Per quanto riguarda la mortalità per leucemie, questa "risulta maggiore dell'atteso, anche se tale eccesso non risulta statisticamente significativo".
Un secondo passaggio importante è che per quanto riguarda le leucemie in tutti i Paesi si è riscontrato che spesso si presentano in aggregati, e che quindi "è probabile - dice testualmente il rapporto - che nell'area sia presente un aggregato geografico di casi sulle quali cause però non possiamo sapere".
Un terzo punto che invece riguarda una precisazione di carattere generale, dice testualmente che, ad oggi, la cancerogenocità delle radiofrequenze risulta ben lontana dall'essere dimostrata.
Si raccomanda, infine, la realizzazione di un sistema stabile di monitoraggio dell'esposizione alle radiofrequenze nell'area, anche in rapporto alla presenza di altri impianti di emissione di radiofrequenza come il Centro Radio Marina Militare, località Santa Rosa, che per altro è un centro che emette radiofrequenza sicuramente di altissimo livello e su cui però non abbiamo dati, non abbiamo nessuna misurazione perché non possiamo accedervi.

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