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La Radio Vaticana e le onde elettromagnetiche
NESSUN NESSO RISCONTRATO TRA LE ONDE RADIO DI SANTA MARIA DI GALERIA E L'INCIDENZA DI LEUCEMIE INFANTILI NELLA ZONA DI CESANO: LO AFFERMANO I RISULTATI DELL'INDAGINE SCIENTIFICA DELLA COMMISSIONE DI ESPERTI ISTITUITA DALLA SANITA' ITALIANA
Nota del nostro Direttore dei Programmi, padre Federico Lombardi
15 settembre 2001
Il Ministro della Sanità, Girolamo Sirchia, ha resi noti stamane i risultati di uno studio a proposito del rapporto fra la attività del Centro Trasmittente della Radio Vaticana a Santa Maria di Galeria e i casi di leucemia infantile verificatisi nella zona negli ultimi anni.
Come si ricorderà, questo era stato uno dei punti più caldi della discussione su Radio Vaticana ed elettrosmog svoltasi nei mesi scorsi con ampia eco nell'opinione pubblica. In conseguenza di ciò il Ministro Umberto Veronesi aveva costituito presso l'Istituto Superiore di Sanità un gruppo di studio composta da quattro specialisti, due dei quali non italiani, per approfondire la questione e dare una valutazione in merito.
Il rapporto del gruppo è stato consegnato nei giorni scorsi al Ministro Sirchia, e nelle sue conclusioni nega chiaramente che i dati disponibili dimostrino una correlazione fra i campi a radiofrequenza nell'area circostante al Centro e l'insorgere di leucemie infantili. In particolare, non è dimostrata la connessione - che molti avevano sostenuto - fra la distanza dal Centro Trasmittente e la incidenza decrescente di leucemia infantile.
L'ampio rapporto si basa non solo sull'analisi statistica dei dati disponibili, ma anche su una larga consultazione di esperti del settore e dei tecnici che hanno svolto indagini nell'area, e su una revisione approfondita della letteratura scientifica in materia.
Naturalmente, il rapporto raccomanda comunque la prosecuzione di monitoraggi e studi, che prendano in considerazione anche altre aree analoghe, come richiede una corretta metodologia in questo campo.
La Radio Vaticana non può che augurarsi che le risultanze di uno studio scientifico così serio contribuiscano efficacemente a vedere con più obiettività e serenità tutta la questione, e soprattutto a dare la desiderata tranquillità alla popolazione residente nell'area intorno al Centro Trasmittente, confermando che non vi è alcun motivo seriamente fondato di pensare che la nostra attività abbia causato in passato o causi danni alla salute.
Per parte nostra, in ogni caso, continueremo naturalmente a tener fede agli impegni assunti nell'ambito della Commissione bilaterale Italia - Santa Sede, e a conformarci alle normative italiane in materia di emissioni elettromagnetiche, come stiamo già facendo dopo i recenti adattamenti tecnici entrati in funzione il 1° settembre scorso.

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