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La Radio Vaticana e le onde elettromagnetiche
NOTA DEL DIRETTORE, PADRE FEDERICO LOMBARDI,
SULLA DECISIONE DEL GIP DI ROMA, ZAIRA SECCHI,
DI ESEGUIRE UNA PERIZIA EPIDEMIOLOGICA
NELLA ZONA DI CESANO SULLA QUESTIONE DELLELETTROSMOG (20.05.2005)
E’ stata resa pubblica, ieri 19 maggio 2005, un’ulteriore disposizione nel quadro dei procedimenti giudiziari che coinvolgono la Radio Vaticana per le note questioni delle emissioni elettromagnetiche del Centro Trasmittente di Santa Maria di Galeria. Il GIP del Tribunale di Roma ha deciso infatti per l’incidente probatorio e per una perizia epidemiologica sull’incidenza della mortalità da leucemia nell’area oggetto d’indagine, che coinvolge anche la Marina Militare italiana. La nota del Direttore dei Programmi, padre Federico Lombardi :
In questo caso, non si tratta del procedimento per i disturbi causati dalle emissioni, procedimento giunto recentemente alla sentenza di primo grado del Tribunale, sentenza di cui si attende ancora la pubblicazione delle motivazioni e che verrà impugnata dalla Radio Vaticana con il ricorso in appello. Si tratta invece del procedimento per “omicidio colposo”, che riguarda cioè un presunto rapporto fra le attività della Radio Vaticana e alcuni casi di morte per leucemia infantile verificatisi negli anni scorsi. Tale procedimento riguarda non solo la Radio Vaticana, ma anche il Centro della Marina Militare di Santa Rosa e si trova in fase di “incidente probatorio”, nel quadro delle indagini preliminari.
Con il provvedimento in oggetto, il Giudice per le indagini preliminari (GIP), Zaira Secchi, dispone l’avvio di una perizia di natura epidemiologica per acquisire eventuali elementi utili per questo procedimento. Si tratterà di studiare l’incidenza delle leucemie infantili e la mortalità in adulti e bambini per leucemia e per altri tumori del sistema emolinfopoietico in un’area di raggio di sei chilometri dalle antenne della Radio e della Marina. Il GIP ritiene che – mentre indagini di tipo biologico o elettromagnetico sono impraticabili – l’indagine epidemiologica sia fattibile e possa contribuire a individuare un eventuale nesso di causalità fra emissioni e leucemie. Naturalmente il GIP non può dire nulla sul fatto se una tale indagine sarà sufficiente ad accertare o escludere la responsabilità penale degli indagati.
La Radio Vaticana ricorda che l’argomento non è nuovo, ed era già stato studiato dal Gruppo costituito appositamente nel 2001 dal Ministro della Salute Veronesi, che aveva dato risultati del tutto tranquillizzanti. Manifesta, quindi, la fiducia che ogni indagine seria e obiettiva, condotta con rigore scientifico, possa contribuire a mettere in luce la verità, a vantaggio di tutti.
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