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LA GRANDE PREGHIERA PER L'ITALIA E CON L'ITALIA
La
grande preghiera per l'Italia e con l'Italia
è divenuta impegno quotidiano di tutta la comunità
ecclesiale in cammino verso il Terzo Millennio e di nuovo l' 8 settembre
1998, festa della Natività di Maria, Vescovi, sacerdoti,
religiosi e laici si erano ritrovati nel santuario della Santa Casa
di Loreto, ai piedi di Maria, per riprendere il filo ininterrotto
di quella straordinaria iniziativa ecclesiale voluta dal Papa. Un'
espressione di rendimento di grazie e di impegno a raccogliere e
a mantenere viva la grandiosa eredità di fede e di santità
che ha segnato in maniera del tutto originale l'identità
della nazione italiana.
In occasione della celebrazione di Loreto, durante la quale è
stata anche accesa la Lampadasimbolo della preghiera corale
del popolo italiano, Giovanni Paolo II aveva inviato al Cardinale
Camillo Ruini, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana,
il seguente messaggio:
"Ho
appreso con gioia che a partire dal prossimo 8 settembre,
Festa della Natività della Beata Vergine Maria, riprenderà
la Preghiera Quotidiana per l'Italia nella Santa Casa di Loreto
e verrà accesa la Lampada dell'Italia, che arderà
a simboleggiare l'invocazione del popolo italiano.
La Grande Preghiera per l'Italia iniziò nel 1994, quando
la costante sollecitudine che nutro per la diletta Nazione
italiana, mi spinse ad invitare a far salire incessantemente
a Dio una preghiera nella Chiesa (cfr At 12, 5) al fine d'ottenere
la grazia della conversione dei cuori, condizione indispensabile
per costruire una convivenza più giusta e solidale.
Il 10 dicembre del medesimo anno, ai piedi della Vergine Lauretana,
in fraterna ed intensa comunione con i Vescovi italiani, presenti
Autorità dello Stato, ho potuto celebrare la fase conclusiva
della corale risposta suscitata da tale appello.
La nuova provvidenziale iniziativa, che riprendendo quell'invito
è divenuta la Preghiera Quotidiana per l'Italia, prolunga
l'invocazione di pace e costituisce un'ulteriore occasione
per prepararsi a vivere la grazia del Giubileo, volgendo lo
sguardo con rinnovato e filiale amore a Colei che in ogni
contrada della Penisola è venerata quale rifugio sicuro
nei pericoli e Madre benevola verso le suppliche di quanti
sono nella prova (cfr Sub tuum praesidium, in Breviario Romano).
Mentre l'avvicinarsi del terzo millennio suscita inedite attese
e speranze, noi guardiamo a Maria, prima discepola del Signore
e Maestra di sapienza, che ci aiuta a leggere le vicende della
storia nella totale disponibilità alla Parola del Signore.
Col suo materno sostegno, il popolo italiano potrà
così più facilmente discernere "i segni
dei tempi" ed impegnarsi con coraggio e perseveranza
all'edificazione di una società dal volto e dalla dimensione
autenticamente umani.
La Lampada dell'Italia, che ogni giorno brillerà nella
Casa Santa, luogo che richiama il mistero del Verbo fatto
carne, sarà simbolo del costante affidamento alla Madre
del Signore da parte della comunità italiana. Essa
ricorderà allo stesso tempo che è compito dei
cristiani essere vigilanti con le lanterne accese (cfr Mt
25, 1-13) e perseveranti nella preghiera e nella fedeltà
al Vangelo per illuminare con la fiaccola della Verità
e dell'amore di Cristo le varie realtà sociali, politiche,
culturali ed economiche dell'esistenza.
Mentre formulo fervidi voti che questa provvidenziale iniziativa
possa recare i frutti sperati, esprimo vivo compiacimento
e, spiritualmente unito a quanti si trovano raccolti nel sacro
tempio di Loreto, volentieri imparto a Lei, Signor Cardinale,
a Mons. Angelo Comastri, ai Vescovi italiani ed ai fedeli
presenti al sacro rito una speciale Benedizione Apostolica,
volentieri estendendola all'intera ed amata Nazione italiana.
Castel
Gandolfo, 6 Agosto 1998
GIOVANNI PAOLO II
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Parole
di Giovanni Paolo II, dalla meditazione alla Concelebrazione Eucaristica
per l'inizio della grande preghiera per l'Italia e con l'Italia,
15 marzo 1994:
«Questo
popolo, con la sua tradizione mediterranea, e con le sue ascendenze
greco-romane, questo popolo protagonista di eventi di carattere
decisivo per la storia umana, sta davanti a noi. Ogni sua vicenda
noi portiamo e presentiamo sull'altare, domandando che diventi per
noi pane di vita, che diventi nell'Eucaristia una nuova bevanda.
Proprio questa è la grande preghiera per l'Italia e con l'Italia.
Presentiamo come offerta tutti i frutti dello spirito umano, nei
quali si sono espressi il lavoro e la cratività, la cultura
e la sofferenza dei figli e delle figlie di questa terra. Preghiamo,
in modo particolare, per gli attuali figli e figlie dell'Italia,
perché diventino degni di una così significativa eredità,
e sappiano esprimerla nella loro vita presente individuale, familiare
e sociale, nell'economia e nella politica».
Testo
della preghiera per l'Italia e con l'Italia
O Dio, nostro Padre,
ti lodiamo e ringraziamo.
Tu che ami ogni uomo
e guidi tutti i popoli
accompagna i passi della nostra nazione,
spesso difficili ma colmi di speranza.
Fa che vediamo
i segni della tua presenza
e sperimentiamo la forza del tuo amore,
che non viene mai meno.
Gloria a te, o Padre,
che operi tutto in tutti.
Signore
Gesù, Figlio di Dio e Salvatore del mondo,
fatto uomo nel seno della Vergine Maria,
ti confessiamo la nostra fede.
il tuo Vangelo
sia luce e vigore per le nostre scelte
personali e sociali.
La tua legge damore
conduca la nostra comunità civile
a giustizia e solidarietà,
a riconciliazione e pace.
Gloria a te, o Figlio,
che per amore ti sei fatto nostro servo.
Spirito
Santo, amore del Padre e del Figlio,
con fiducia ti invochiamo.
Tu che sei maestro interiore
svela a noi i pensieri e le vie di Dio.
Donaci di guardare le vicende umane
con occhi puri e penetranti,
di conservare leredità di santità e civiltà
propria del nostro popolo,
di convertirci nella mente e nel cuore
per rinnovare la nostra società.
Gloria a te, o Spirito Santo
che semini i tuoi doni nei nostri cuori.
Gloria a te, o Santa Trinità,
che vivi e regi nei secoli dei secoli.
Amen
Papa
Giovanni Paolo II
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