Prima visita nella residenza estiva di Castel Gandolfo di Benedetto XVI
(05 maggio 2005 - RV) Attesa a CastelGandolfo dove nel pomeriggio si recherà Benedetto
XVI per la prima visita alla sua residenza estiva. Al suo arrivo, previsto alle ore
16.00, saluterà il vescovo di Albano, mons. Marcello Semeraro, il parroco, il sindaco
ed il Consiglio comunale di Castel Gandolfo, nonché i dipendenti delle Ville Pontificie.
Quindi visiterà il Palazzo e ci si aspetta che si affacci dalla finestra centrale
del Palazzo Apostolico. Intorno alle 19.00 il Papa farà rientro in Vaticano. Ma ascoltiamo
cosa significhi per i cittadini di Castel Gandolfo questa visita nell’intervista di
Giovanni Peduto con il direttore delle Ville Pontificie, il dottor Saverio Petrillo:
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– E’ una lieta e felice occasione per dare il benvenuto al nuovo Papa, al cittadino
più illustre che viene, dopo i giorni del lutto e dell’attesa, a visitare e, per così
dire, a riaprire questa sua residenza. Ricordo che anche i Papi Giovanni XXIII e Giovanni
Paolo II vennero a Castel Gandolfo alcuni giorni dopo la loro elezione. D. – A
suo parere, cosa amano, in particolare, i Papi di Castel Gandolfo? R. – Penso,
innanzitutto, la quiete che permette di lavorare e meditare lontano dalla vita affannosa
della città. Già Papa Benedetto XIV Lambertini, in una lettera al cardinale Alberoni,
scriveva che ‘solo a Castel Gandolfo gli era possibile tirare fuori l’anima dal torchio’.
Ed è a tutti noto che tante delle opere di Papa Giovanni Paolo II sono state scritte
o hanno avuto la loro necessaria incubazione a Castel Gandolfo. D. – Lei, dott.
Petrillo, ha modo di parlare con gli abitanti di Castel Gandolfo. Cosa vuol dire,
per loro, avere per concittadino il Papa? R. - E’ un onore grandissimo connesso
alla fierezza di un privilegio plurisecolare. Il rapporto di amore dei Papi con la
città di Castel Gandolfo non si è mai interrotto, nemmeno nei 60 anni della clausura
dopo la presa di Roma, quando i Papi non vennero a Castel Gandolfo. Infatti, sono
varie le realizzazioni volute qui da Leone XIII, San Pio X e Benedetto XV a vantaggio
della cittadina. D. – Qual è, in breve, la storia di questa residenza del Papa? R.
– La residenza sorge sulle rovine della Villa dell’Imperatore Domiziano. Nel Medioevo
fu costruita su questi luoghi, dalla famiglia Gandolfi, una piccola fortezza quadrata
con alte mura merlate che, poi, entrò nel dominio dei Savelli. Nel 1604 la Rocca passò
alla Santa Sede. Urbano VIII elesse Castel Gandolfo residenza estiva dei Pontefici.
Papa Benedetto XVI sarà il 15.mo Papa a soggiornare a Castel Gandolfo. Il Palazzo
è un edificio dall’architettura severa, posto sopra un’altura che consente alla vista
di spaziare verso il mare, di contemplare la città di Roma e di affacciarsi sul lago
di Albano. Ampie zone di verde e di giardini all’italiana costituiscono una naturale
cornice al complesso. **********