Senegal Ripetuti appelli alla calma dei vescovi e leader musulmani in vista del voto
DAKAR, 17 feb ’07 - Di fronte alla crescente tensione che sta segnando la
campagna per le elezioni del 25 febbraio prossimo in Senegal, si moltiplicano nel
Paese gli appelli alla calma e al rispetto delle regole democratiche da parte dei
leader religiosi musulmani e cattolici. Ai primi di febbraio, in un messaggio radiotrasmesso
e diffuso dalla stampa, l’arcivescovo di Dakar mons. Théodore-Adrien Sarr aveva invitato
i partiti dell’opposizione a rinunciare a una manifestazione non autorizzata dalle
autorità. Un appello che, secondo fonti della Chiesa locale contattate dall’agenzia
Fides, ha evitato il rischio di scontri tra dimostranti e forze dell’ordine. E
un nuovo invito ai candidati perché contribuiscano a una campagna elettorale pacifica
è stato rivolto da El hadj Moustapha Cissé, leader religioso musulmano e coordinatore
del Circolo dei capi religiosi intellettuali per la pace e la concordia del Senegal
(CCRIPC), un’associazione che riunisce musulmani e cattolici. L’appello giunge dopo
una serie di incidenti provocati dai sostenitori dei candidati alle elezioni presidenziali,
che avevano provocato diversi feriti. Tra i candidati alle elezioni presidenziali
c’è il Presidente uscente Abdoulaye Wade, 80 anni, il quale ha al suo attivo un programma
di modernizzazione del Paese, che ha trasformato il Senegal in un immenso cantiere.
(Fides – ZENGARINI)