2007-04-09 13:48:57

L’urgenza per gli uomini e le donne di oggi d’incontrare Cristo. Appello di Benedetto XVI al Regina Caeli a non aver paura di annunciare la resurrezione di Gesù in tutto il mondo


Nasce dall’incontro con Cristo la fede cristiana e non ha nulla da temere chi si affida a Gesù risorto: lo ha ricordato il Papa nell’odierna festività del Lunedì dell’Angelo, a tutti i fedeli raccolti a Castel Gandolfo, dove Benedetto XVI è giunto ieri pomeriggio e dove resterà per una settimana, fino a sabato prossimo per un periodo di riposo dopo gli impegni pasquali. Il servizio di Roberta Gisotti: RealAudioMP3

Un clima gioioso, favorito da un’assolata giornata di primavera, ha pervaso l’incontro del Papa con i numerosi fedeli assiepati nel cortile del Palazzo apostolico nell’amena cittadina laziale, affacciata sul lago di Albano.

“Siamo ancora ripieni del gaudio spirituale – è vero, si vede – e questo gaudio spirituale viene dalle solenni celebrazioni della Pasqua, che realmente danno gioia al cuore dei credenti. Cristo è risorto!”

“A questo mistero così grande” è dedicato “l’intero tempo pasquale, che si conclude con la Pentecoste”, ben 50 giorni, ha spiegato Benedetto XVI, celebrando il Lunedì dell’Angelo che apre l’Ottava di Pasqua, a prolungare la gioia di questo evento straordinario. Poi il commento alla liturgia, dove il racconto di san Matteo riporta all’incontro del Cristo Risorto con Maria di Magdala e l’altra Maria, che “mosse dall’amore per Lui” si erano recate alla sua tomba. “Non temete - disse loro Gesù - andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno”. Ed “anche a noi, oggi, – ha aggiunto il Santo Padre – come a queste donne che rimasero accanto a Gesù durante la Passione, il Risorto ripete di non avere paura nel farci messaggeri dell’annunzio della sua risurrezione”

“Non ha nulla da temere chi incontra Gesù risuscitato e a Lui si affida docilmente. E’ questo il messaggio che i cristiani sono chiamati a diffondere sino agli estremi confini del mondo”.

La fede cristiana – ha sottolineato il Papa - nasce non dall’accoglienza di una dottrina, ma dall’incontro con una Persona, con Cristo morto e risuscitato.

“Nella nostra esistenza quotidiana, cari amici, tante sono le occasioni per comunicare agli altri questa nostra fede in modo semplice e convinto, cosicché dal nostro incontro possa nascere la loro fede. Ed è quanto mai urgente che gli uomini e le donne della nostra epoca conoscano e incontrino Gesù e, grazie anche al nostro esempio, si lascino conquistare da Lui”.

Poi gli auguri e l’invocazione alla Madonna

“…invoco Lei, la Regina Caeli, perchè mantenga viva la fede nella risurrezione in ciascuno di noi e ci renda messaggeri della speranza e dell’amore di Gesù Cristo”.








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