2007-09-28 15:23:48

Presentata la seconda edizione del Festival del Cinema di Roma


Il 18 ottobre al Parco della Musica della capitale si inaugura la seconda edizione della Festa Internazionale del Cinema di Roma, una manifestazione che coinvolgerà in modo originale fino al 27 ottobre - con molte proposte cinematografiche, anteprime, incontri con grandi autori, mostre e concerti -, l’intera città di Roma e molte aree della provincia e della regione laziale. Confermato lo spirito di festa, della quale sarà madrina Sophia Loren, e interessante un omaggio all’India, raccontata e descritta attraverso il suo cinema meno conosciuto. Il servizio di Luca Pellegrini:RealAudioMP3


Il clima della festa ed il rigore della qualità: su questo doppio versante si gioca la prossima, seconda edizione del Festival di cinema romano che è stato presentato ieri dai direttori delle quattro sezioni in programma, che hanno lavorato con uno spirito di autentica condivisione: Piera Detassis visibilmente soddisfatta per Premiere, dedicata alle grandi anteprime internazionali con una presenza particolare delle donne registe ed attrici – e non per nulla l’inaugurazione avviene nel segno di Cate Blanchett e la seconda parte della sua biografia della regina Elisabetta I in The Golden Age -; Mario Sesti che molto ha riflettuto sulla scelta dei documentari per Extra, punta avanzata della Festa con un cinema particolarmente attento alla ricerca e alla esplorazione di nuovi campi e tecnologie e che offre un incontro eccezionale con un autore grande e misterioso, il regista Terrence Malick; Gianluca Giannelli, responsabile per Alice nella città, appuntamento con pellicole e libri particolarmente attente e rivolte al mondo giovanile con molte storie di mancanze, amicizia e memorie; infine Giorgio Gosetti, che insieme a Teresa Cavina ha curato la sezione Cinema 2007, quattordici film in concorso di autori più o meno noti e otto importanti eventi speciali, a rappresentare le cinematografie di diciotto Paesi e accomunati da una loro sorprendente logica interna: l’uomo privato e le cose pubbliche, il mondo che gli gira attorno. Con temi forti che toccano inquietudini e aspettative della società, come ci racconta lo stesso Gosetti:

 
R. – Sono elementi molto forti, che in un momento di grande smarrimento come quello attuale si sentono, sono temi che incidono. La cosa, però, che alla fine ci siamo trovati a constatare è che la ricerca di quelli che poi abbiamo messo nella selezione è un po’ più dentro se stessi e riguarda un po’ più “chi sono io?”, “cosa sto a fare in questo mondo adesso?”, “dove sto andando e perché sto qui?”. Queste le domande che ricorrono spesso, declinate – se vuole – con lingue, culture, radici infinitamente diverse da un film all’altro.

 
D. – In questo senso il film che si è maggiormente posto questa domanda, qual è?

 
R. – Prendiamo il film fuori concorso di Sydney Lumet “'Before the Devil Knows You Are Dead', che riguarda una famiglia, la distruzione di una famiglia, ma dove ciascuno dei personaggi – dal padre ai figli e alle loro mogli – è alla fine costretto dall’incalzare del destino a dire: “Ma io perché sto facendo questo?”.







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