La vita consacrata è viva e vitale: cosi mons. Gardin all’Assemblea dei Superiori
Maggiori
La vita consacrata è ancora viva e vitale, in Italia ed anche all’estero: ad affermarlo
è stato mons. Gianfranco Gardin, segretario della Congregazione per gli Istituti di
vita consacrata e le società di vita apostolica. Il vescovo è intervenuto questa mattina
all’Assemblea generale della CISM, la Conferenza dei Superiori Maggiori di tutta Italia,
in corso ad Imperia, in Liguria e il suo discorso, più che una vera e propria relazione,
è stata una sorta di check-up dello stato della vita consacrata effettuato anche rispondendo
alle domande di alcuni dei 150 padri presenti. “Un segnale molto positivo, ha detto
mons. Gardin, ci viene dalle visite ad Limina”. Quella dei vescovi è una buona testimonianza
di apprezzamento nei confronti dei religiosi, solitamente ben inseriti nelle Chiese
locali. “Certo, ha aggiunto il segretario del Dicastero vaticano, i problemi non mancano,
preoccupano nei Paesi occidentali più secolarizzati, la mancanza di vocazioni, l’invecchiamento
di frati e soprattutto suore, il relativo aumento delle Congregazioni con pochi membri.
Ma queste difficoltà sono compensate dalla fioritura che si riscontra in altri contesti
geografici specie nel sud del mondo”. Mons. Gardin ha raccomandato ai Superiori Maggiori
soprattutto il discernimento vocazionale: “E’ bene verificare che le vocazioni siano
autentiche, ha sottolineato e curare la costruzione di comunità realmente fraterne
ed accoglienti, non solo verso l’esterno ma anche nei confronti degli stessi religiosi
che ne fanno parte”. (A cura di Mimmo Muolo)