Beatificata a Cagliari Giuseppina Nicoli delle Figlie della Carità
Come ricordato da Benedetto XVI dopo la preghiera dell’Angelus, si è tenuta stamani
a Cagliari, in Sardegna, la cerimonia di Beatificazione di Suor Giuseppina Nicoli,
Figlia della Carità. Il rito, che si è svolto in una tensostruttura di 800 mq di fronte
alla Basilica di Bonaria, è stato presieduto dal card. José Saraiva Martins, Prefetto
della Congregazione delle Cause dei Santi, affiancato dal card. Franc Rodé, Prefetto
della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.
Si è trattato della prima beatificazione avvenuta direttamente in una diocesi della
Sardegna. Ma chi era Suor Giuseppina Nicoli? Ce ne parla Isabella Piro: “Quanto
è buono il Signore!”. Lo esclamava spesso suor Giuseppina Nicoli. Eppure, la sua vita
non fu priva di sofferenze: nata a Casatisma, in provincia di Pavia, il 18 novembre
1863, Giuseppina entrò a 20 anni tra le Figlie della Carità. Nel 1884, fu inviata
in Sardegna come insegnante nelle scuole magistrali, presso il Conservatorio della
Provvidenza. Appena trentenne fu colpita da tubercolosi polmonare che lentamente la
consumerà. Sei anni dopo, fu nominata Suor Servente all'Orfanotrofio di Sassari, che
grazie a lei si prodigò in favore delle giovani e dei poveri di ogni genere. Nel 1910,
venne nominata Economa Provinciale a Torino e, 18 mesi dopo, fu scelta come Direttrice
del Seminario per formare le giovani che entravano in Comunità. Dopo appena nove mesi,
per nuovi problemi di salute, fu ancora inviata in Sardegna e destinata all’Asilo
della Marina di Cagliari come Suor Servente. Da qui, si dedicò in particolare ai così
detti "Marianelli", i monelli di Maria, ossia i bambini "di strada", orfani e senza
casa che ogni giorno vagavano tra il porto e il mercato di Cagliari, offrendosi per
umili e pesanti servizi di facchinaggio. Suor Nicoli ne accolse a centinaia presso
l'Asilo, stette loro vicino, li istruì, preparandoli ad un lavoro dignitoso, e trasmettendo
loro i principi cristiani. Tra le tante opere messe in atto dalla religiosa, si ricordano
anche la fondazione, in Italia, della prima associazione di "Damine della Carità"
e delle “Dorotee”, dedicata alle giovani della borghesia che desideravano testimoniare
Cristo nel mondo. La Beata Giuseppina organizzò anche una "Scuola di Religione", per
una conoscenza approfondita del cristianesimo da parte delle future maestre. La sua
vita si spense a Cagliari il 31 dicembre del 1924, a soli 61 anni. Il 28 aprile 2006,
Benedetto XVI ha autorizzato la promulgazione del Decreto delle sue virtù eroiche.