Manifestazioni nel mondo per la liberazione degli ostaggi delle Farc
Centinaia di migliaia di persone sono scese, ieri, in piazza in più di mille comuni
del Paese per rivendicare la liberazione dei circa 3 mila ostaggi ancora in mano ai
ribelli delle Forze armate rivoluzionarie. Le manifestazioni si sono svolte anche
in un'ottantina di città in tutto il mondo, tra cui Parigi, da dove a lanciare un
appello particolarmente accorato è stata Ingrid Betancourt. Il servizio di Maurizio
Salvi:
Si è trattato
di un poderoso appello per la libertà degli ostaggi che ha coinvolto milioni di persone,
accompagnate da migliaia di musicisti, e che si è levato da quasi tutti i centri abitati
della Colombia e da metropoli come Madrid, New York e Parigi. Nella capitale francese,
la manifestazione è stata animata da Ingrid Betancourt, libera dal 2 luglio - dopo
oltre 6 anni - nella selva con le FARC, Forze armate rivoluzionarie. Da lei è venuto
un vibrante appello alla guerriglia - protagonista con paramilitari e delinquenza
comune dei sequestri in Colombia - a rilasciare le persone private della libertà.
La Betancourt si è rivolta al leader delle FARC, Alfonso Cano, invitandolo ad accettare
la mano tesa del presidente Uribe, deponendo le armi e liberando gli ostaggi. Il capo
dello Stato colombiano è intervenuto ad una marcia nella città amazzonica di Leticia,
con i presidenti il brasiliano Luiz Ignácio Lula da Silva, e il peruviano Alan Garcia.
Poi, in parlamento, ha sostenuto che il suo governo ha tutta la volontà di fare la
pace con la guerriglia.