I vescovi messicani: dal rispetto della vita, dovere umano e cristiano, dipende il
futuro dell'umanità
Garantire il diritto alla vita per tutti e in maniera uguale per ogni persona, come
insegna Benedetto XVI, è un dovere da cui dipende il futuro dell’umanità. E’ quanto
sottolineano i vescovi messicani nel documento intitolato “La vita umana: un dono
e un diritto”. La dichiarazione del comitato di presidenza della Conferenza episcopale
messicana si inserisce nel dibattito in corso nel Paese sul fondamentale tema della
vita. Nel documento si ricorda come tra tutte le sfide cui sono chiamati i messicani,
assume particolare rilievo “il rispetto della vita umana”. Accogliere la vita con
grande scrupolosità - scrivono i presuli messicani - “è un dovere umano e cristiano”.
Tutti – aggiungono - dobbiamo lavorare per promuovere “la cultura della vita”. I vescovi
del Messico, “mossi dalla certezza della fede in Gesù Cristo”, sottolineano come la
vita umana sia “un dono, un regalo e un diritto”; per questo motivo – si legge nel
documento firmato dal vescovo di Texcoco, mons. Carlos Aguiar Retes, presidente della
Conferenza episcopale messicana – “nessuno ha il diritto di attaccare, reprimere,
vendere, torturare, violentare, sequestrare ed uccidere”. “Riconoscere e rispettare
il diritto alla vita per tutti – proseguono i presuli – è la base della vera democrazia
e dell’autentico Stato di diritto”. Secondo i vescovi messicani, ledere questo diritto
ci colloca tutti “in uno scenario di rischio del quale ci lamenteremo se non prenderemo
le misure necessarie”. “La Chiesa cattolica – si sottolinea nel testo – nutre la speranza
che prevalga il bene e che in Messico inizi una fase di maggior dialogo e solidarietà”.
Come Chiesa – affermano poi i vescovi – ribadiamo che nessuna situazione giustifica
affronti alla dignità degli individui, specialmente “per persone vulnerabili, indifese
e ai margini della società”. I presuli confidano quindi “nello Stato e nelle istituzioni
responsabili perché garantiscano il rispetto, la protezione della vita e la sicurezza
di tutti”. Allo stesso tempo – concludono – “avvertiamo la necessità di un accordo
nazionale” che comprenda i distinti livelli del governo per arrivare con chiarezza
ed efficienza ad un dialogo e ad un intesa. (A cura di Amedeo Lomonaco)