2008-12-01 15:25:05

L'apprezzamento di Benedetto XVI per l'Istituto universitario Sophia dei Focolari inaugurato a Loppiano


Un centro accademico in grado di promuovere un “autentico pensiero cristiano capace di coniugare fede e ragione” e di favorire “una visione più ampia e integrata del sapere”. Con questi auspici, espressi in un telegramma, Benedetto XVI ha accompagnato l’inaugurazione dell’Istituto Universitario Sophia del Movimento dei Focolari, avvenuta questa mattina, a Loppiano, in provincia di Firenze, davanti a circa 200 persone e presieduta dal gran cancelliere dell’Istituto, l’arcivescovo del capoluogo fiorentino, Giuseppe Betori. Creata dalla fondatrice dei Focolari, Chiara Lubich, l’Università Sophia si pone, secondo le parole del Papa, come centro di “dialogo con le altre religioni e culture”, e di “crescita intellettuale e interiore delle giovani generazioni”. In contemporanea con l’inaugurazione dell’Università di Loppiano è uscita anche la nuova rivista accademica “Sophia” che punta alla ricerca “sui fondamenti e la correlazione dei saperi”. Sulle funzioni del nuovo ateneo, Luca Collodi ha sentito il preside e teologo, mons. Piero Coda:RealAudioMP3

R. – Ha due caratteristiche fondamentali: da un lato, tende a favorire l’integrazione profonda tra esistenza alla luce del Vangelo di Gesù, da una parte, e dall’altra parte studio e ricerca accademicamente qualificata; e dall’altra parte, ambisce a costruire dei luoghi e degli spazi di incontro tra le varie discipline e le varie culture, quindi ha una caratteristica fondamentalmente di interdisciplinarietà e interculturalità. Si può accedere avendo già alle proprie spalle una laurea di primo livello.

 
D. – L’idea di una università vicina al Movimento dei Focolari fu già di Chiara Lubich …

 
R. – Esattamente. Anzi, è stata sempre una intuizione che ha attraversato tutto il percorso di Chiara Lubich e, per una felice coincidenza in cui è difficile non vedere la grazia di Dio, poco prima della sua morte, esattamente il 7 dicembre 2007, la Congregazione per l’Educazione Cattolica ha firmato il decreto di erezione di questo nuovo istituto coronando così un sogno di Chiara e una eredità che lei ha lasciato al Movimento.

 
D. – Mons. Coda, qual è il significato della cultura, oggi, nel dialogo tra le religioni ed i popoli?

 
R. – La cultura è dimensione fondamentale di questo dialogo, cioè la cultura è – come amava ripetere Giovanni Paolo II, lo disse all’Unesco – ciò in virtù di cui l’essere umano diventa più se stesso, cioè si esprime nella relazione con gli altri, si esprime nella trasformazione del mondo, nella progettazione a tutti i livelli; e dunque, nel rapporto tra le religioni e le civiltà, questa mediazione culturale è luogo d’incontro essenziale: l’ha recentemente anche sottolineato con grande chiarezza Benedetto XVI e ci sembra una via sulla quale occorre impegnarsi con grande determinazione e al tempo stesso con lungimiranza, alla luce del Concilio Vaticano II.

 
D. – Mons. Coda, il nome “Sophia” scelto per questa nuova università di Loppiano, ha un significato particolare oltre a quello di saggezza e di sapienza?

 
R. – Ha il significato di indirizzarci, cuore e mente, a quello che il Nuovo Testamento chiama “la Sophia di Dio” – la Sapienza di Dio che si è incarnata una volta per tutte nella storia degli uomini in Gesù Cristo e che lo Spirito Santo, lo Spirito di sapienza, infonde nei cuori per far crescere un’autentica e integrale umanità di tutti gli uomini a tutte le latitudini.







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