Messico: 13 morti in scontri tra bande di narcotrafficanti
Almeno 13 persone sono state uccise ieri nel nord del Messico in una serie di episodi
legati alla feroce guerra in atto tra bande di narcotrafficanti. A Camargo, non lontano
dalla frontiera con gli Stati Uniti, un ragazzo di 13 anni è rimasto ucciso da una
sventagliata di mitra esplosa sull'auto su cui si trovata assieme ai genitori, secondo
quanto ha reso noto la Polizia. Altre 12 persone sono state assassinate a Ciudad Juarez,
città simbolo della criminalità più violenta, che detiene il record degli omicidi
in Messico.
Libano Centinaia di migliaia di sciiti libanesi simpatizzanti
del movimento sciita Hezbollah stanno dando vita oggi ad una grande manifestazione
in occasione di un’importante ricorrenza religiosa sciita, ma anche per protestare
contro l'offensiva israeliana a Gaza. Dal leader del movimento Hezbollah, il Sayyed
Hassan Nasrallah, un discorso sulla situazione a Gaza. Si era pronunciato anche nei
giorni scorsi in occasione delle celebrazioni per l'Ashura. L'Ashura è la commemorazione
del martirio nel 680 di Hussein, nipote di Maometto, da parte delle truppe del sovrano
sunnita.
Iraq In coincidenza con la celebrazione della festività
sciita dell'Ashura, le autorità irachene hanno proibito alle donne per ragioni di
sicurezza l'accesso al santuario Imam Musa al-Kazim, nel quartiere sciita di Kazimiya,
a Baghdad, già teatro nei giorni scorsi di un attentato kamikaze. Lo riferisce la
Bbc nella sua edizione on line. L'attentato compiuto domenica da un kamikaze all'ingresso
del santuario sciita aveva provocato la morte di almeno 35 persone e lasciato ferite
altre decine, per lo più pellegrini sciiti. In un primo momento si era pensato che
il kamikaze fosse una donna, ma successivamente si è appreso che era un uomo. Già
nei giorni scorsi le autorità avevano rafforzato le misure di sicurezza in previsione
dell'Ashura, quando milioni di pellegrini affluiscono nella città santa sciita di
Karbala, 110 km. a sud-ovest di Baghdad.
Afghanistan Le Forze della
coalizione americana hanno ucciso 32 presunti ribelli, tra i quali una donna, nel
corso di un’operazione ieri nella provincia di Laghman, ad est di Kabul. Lo ha annunciato
oggi la Coalizione.
Nigeria La nave del gruppo francese Bourbon -
attaccata e sequestrata con il suo equipaggio nella notte tra sabato e domenica da
sconosciuti armati al largo della coste della Nigeria, nei pressi di un importante
terminale petrolifero e di gas - è stata liberata con tutto l'equipaggio. ''I nove
membri dell'equipaggio (5 nigeriani, 2 ghanesi, un camerunese e un indonesiano) della
Nourbon Leda sono in buona salute'', ha fatto sapere la società. L'attacco non è stato
rivendicato. Non si conoscono le circostanze della liberazione. Il Delta del Niger
è regolarmente teatro di violenze ad opera di gruppi armati che dal 2006 hanno moltiplicato
i sequestri di dipendenti del settore petrolifero, gli attacchi alle installazioni
petrolifere e i sabotaggi.
Grecia Il premier conservatore greco,
Costas Karamanlis, ha compiuto un ampio rimpasto nel Governo da lui diretto, minato
da scandali di corruzione e sotto tiro per la recente ondata di violenza urbana. Il
cambio più importante riguarda il ministero dell'Economia e Finanze, dove Georges
Alogoskoufis cede la poltrona a Yammis Papathanassiou, fino ad oggi sottosegretario.
Conservano i loro dicasteri i ministri degli Esteri, Dora Bakoyannis, quello dell'Interno,
Prokopis Pavlopoulos, e quello alla Difesa, Evangelos Meimarakis. Cambiano di titolare
invece altri otto ministeri: Giustizia, Sviluppo, Pubblica istruzione, Sviluppo agricolo,
Cultura, Trasporti, Turismo e quello per la Macedonia e la Tracia. I nuovi ministri
presteranno giuramento domani mattina davanti al presidente della Repubblica, Karolos
Papoulias.
Giappone Il Giappone ha celebrato oggi 20 anni di Regno
dell'imperatore Akihito, da molti ritenuto il primo sovrano moderno del Sol Levante.
Akihito, 75 anni compiuti lo scorso 23 dicembre, reduce da alcuni disturbi fisici
dovuti allo stress per i numerosi impegni ufficiali, ha presieduto stamani la cerimonia
di commemorazione per i 20 anni dalla morte del padre Hirohito, l'imperatore Showa
indelebilmente legato alla disfatta della Seconda guerra mondiale. Alla cerimonia
nel mausoleo imperiale di Musashino, a Tokyo, hanno partecipato circa 80 persone,
tra cui il principe Akishino e la principessa Kiko (genitori del futuro erede al trono
Hisahito) e il premier Taro Aso, mentre il principe ereditario Naruhito e la consorte
Masako hanno presenziato a una liturgia commemorativa al Palazzo imperiale, vestendo
costumi tradizionali. Akihito, che secondo la genealogia millenaria è il 125esimo
discendente della Dea del Sole, in compagnia della fedele consorte Michiko (nozze
d'oro il prossimo 10 aprile) ha saputo 'svecchiare' negli anni l'antica immagine inviolabile
e defilata della casa del Crisantemo, impegnandosi in un'inedita 'diplomazia imperiale'
che ha contato visite ufficiali e non in 39 nazioni. All'attuale imperatore viene
riconosciuta inoltre una niente affatto scontata oggettività nei confronti delle responsabilità
storiche - soprattutto belliche - del Giappone: nell'ottobre del 1992 Akihito è divenuto
il primo sovrano nipponico a recarsi in visita ufficiale in Cina, facendosi portatore
- come oggi - di un forte messaggio di pace e fratellanza tra i popoli.
India
terrorismoL'India manterrà tutte le opzioni aperte per smantellare ''organizzazioni
terroristiche'' dopo gli attacchi a Mumbai dello scorso novembre. Lo ha detto oggi
il ministro indiano della Difesa che, senza nominare esplicitamente il Pakistan, non
ha nascosto la frustrazione crescente di fronte alla convinzione che il Paese vicino
non intenda indagare pienamente sugli attacchi. ''Anche dopo il 26 novembre - data
degli attacchi di Mumbai - non c'è alcun serio tentativo in atto per smantellare le
reti terroristiche ed è questa la maggior preoccupazione'', ha detto A.K. Antony ai
giornalisti a New Delhi. ''Faremo di tutto per impedire tutto questo e a tale scopo
stiamo esaminando tutte le possibili opzioni disponibili, ma non posso dire ora quali'',
ha aggiunto. Il primo ministro indiano, Manmohan Singh, ha accusato ieri il Pakistan
di ''isteria da guerra'', dopo che lunedì l'India aveva consegnato al Pakistan i risultati
delle indagini sugli attentati di Mumbai, dai quali emergerebbero coinvolgimenti ''dell'establishment''
pachistano. Ufficiali indiani hanno intanto oggi riferito che ci sono finora sette
morti -tre soldati e quattro militanti - nella battaglia combattuta da una settimana
tra soldati indiani ec un piccolo gruppo di separatisti nascosti nella remota zona
montagnosa del Poonch, nel Kashmir. (Panoramica internazionale a cura di Fausta
Speranza)
Bollettino del
Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIII no. 7 E'
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