2009-01-21 12:31:49

Il cardinale Lozano Barragán: il mondo non dimentichi i malati di lebbra


Un appello a non dimenticare i malati di lebbra è stato lanciato dal cardinale Javier Lozano Barragán, presidente del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, in un messaggio per la Giornata Mondiale dedicata alle persone colpite dal morbo di Hansen, che si svolgerà domenica prossima. Ce ne parla Sergio Centofanti.RealAudioMP3


Questa giornata – rileva il porporato – “è un grande appuntamento di solidarietà” che vuole riportare al centro dell’attenzione internazionale “una malattia spesso ignorata dai mezzi di comunicazione” e che “ancora oggi ogni anno colpisce nel mondo oltre 250 mila persone”, tra cui 40 mila bambini”. Il cardinale Lozano Barragán chiede ai governi “una speciale attenzione” proprio verso i bambini malati di lebbra”.

 
Sul piano sociale – prosegue il messaggio - ancora persistono purtroppo “infondate paure generate dall’ignoranza”, paure che “generano sentimenti di esclusione e spesso di pesante stigma nei confronti dei malati di lebbra, rendendoli particolarmente vulnerabili”. Occorre offrire invece “una corretta, larga e capillare informazione sulla lebbra, sugli effetti devastanti che può causare nei corpi se lasciati a se stessi, sulle famiglie e sulla società, e suscitare il dovere singolo e collettivo di una attiva fraterna solidarietà”.

 
“Ispirandosi all’esempio di Cristo Gesù, Medico del corpo e dello spirito – afferma il porporato - la Chiesa ha sempre avuto una speciale sollecitudine per i malati di lebbra”. Il messaggio cita due esempi: il Beato padre Damiano di Veuster, che nell’isola-lazzaretto di Molokai ha dato la vita per i lebbrosi, e il giornalista cattolico Raoul Follereau, ideatore di questa Giornata: ha girato il mondo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla drammatica condizione di questi malati. Durante la Guerra fredda chiese a Stati Uniti e Unione Sovietica di donare l’equivalente di un caccia bombardiere così che, lasciando invariato l’equilibrio militare, avrebbe potuto curare tutti i lebbrosi del mondo. Celebre la sua preghiera: “Cristo non ha mani, ha soltanto le nostre mani per fare il suo lavoro oggi”.

 
“E’ bello e consolante – sottolinea il messaggio - constatare che in questa lotta al morbo di Hansen sono presenti associazioni e organizzazioni non governative che vanno oltre le appartenenze religiose, ideologiche e culturali, incontrandosi tutti nella comune finalità di portare a chi è malato l’opportunità di ritrovare uno stato di benessere sociale, sanitario, spirituale. In particolare – si rileva - alla ‘Sasakawa Foundation’ va la nostra riconoscenza per l’apporto inestimabile che da decenni sta dando alla causa, sostenendo finanziariamente le istituzioni della comunità internazionale nella ricerca nel campo terapeutico”.







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