2009-04-15 15:22:51

Mons. Menamparampil: Pasqua è la strada della pace fra i popoli


L’ arcivescovo indiano di Guwahati e autore delle meditazioni della Via Crucis al Colosseo, mons. Thomas Menamparampil, indica nel tempo di Pasqua il momento più propizio per vedere il disegno di Dio e riscoprire la speranza. “Questo grande tempo di Pasqua - afferma il presule - è la benedizione per vedere il disegno di Dio in tutti gli eventi della vita quotidiana e specialmente per la nostra amata India chiamata a breve alle elezioni”. “Con la Pasqua - aggiunge mons. Thomas Menamparampil - Cristo Risorto disperde le tenebre del diavolo che in ogni momento cerca di offuscare la luce. La vera luce ora è davanti a noi, si distingue in modo chiaro, e noi ogni giorno andiamo incontro ad essa mantenendo viva la nostra fede e camminando nella chiara speranza che Cristo è la nostra meta”. “La resurrezione di Cristo ci rinfranca con una nuova vita ed una nuova speranza - spiega il vescovo - e durante i tempi di prova e di crisi dobbiamo sempre essere certi che Dio è con noi. La fede e la speranza sono due virtù che ci confortano e ci accompagnano per tutta la vita. Lo Spirito infonde in noi la freschezza della vita nel mezzo delle prove come anche nella monotonia di tutti i giorni”. Mons. Menamparampil invita inoltre i cristiani per primi a cercare di “attraversare qualsiasi vicenda dolorosa”. La popolazione della sua diocesi di Guwahati – ricorda l’agenzia AsiaNews - soffre per le continue violenze tra i diversi gruppi etnici e gli scontri tra le comunità tribali indù e musulmane. Il vescovo rinnova quindi l’appello alla pace che la Chiesa ripete da sempre e indica “il tempo di Pasqua come il più propizio per essere condotti dalle tenebre alla luce”. “Dobbiamo cercare le cose che uniscono e lavorare per costruire ponti e comprensione reciproca”, sottolinea mons. Menamparampil. Lui stesso ha citato nelle meditazioni alla Via Crucis del Colosseo alcuni brani dell’Upanishad, le scritture che raccolgono il cuore della tradizione indù, e la figura del Mahatma Gandhi. “Perché se si approfondisce ciò che la cultura indiana simboleggia - spiega - si scopre che è la ricerca della verità”. “La verità è la strada della pace”, dice il vescovo di Guwahati: “Solo la ricerca della verità unirà i popoli del nostro Paese” e solo il riconoscimento di questo compito comune “permetterà a tutti i popoli del mondo di costruire la civiltà dell’unità e della pace”. Descrivendo una metafora che raccoglie gli angoli del mondo, mons. Menamparampil confida: “La mia grande speranza è che un giorno le acque dello Huang He (il fiume Giallo in Cina) fluiscano nel Brahmaputra e nel Mississipi e allora tutti saremo l’un l’altro più vicini, nell’unità della verità di cui ha parlato profeticamente Benedetto XVI”. (A.L.)







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