Mons. Menamparampil: Pasqua è la strada della pace fra i popoli
L’ arcivescovo indiano di Guwahati e autore delle meditazioni della Via Crucis al
Colosseo, mons. Thomas Menamparampil, indica nel tempo di Pasqua il momento più propizio
per vedere il disegno di Dio e riscoprire la speranza. “Questo grande tempo di Pasqua
- afferma il presule - è la benedizione per vedere il disegno di Dio in tutti gli
eventi della vita quotidiana e specialmente per la nostra amata India chiamata a breve
alle elezioni”. “Con la Pasqua - aggiunge mons. Thomas Menamparampil - Cristo Risorto
disperde le tenebre del diavolo che in ogni momento cerca di offuscare la luce. La
vera luce ora è davanti a noi, si distingue in modo chiaro, e noi ogni giorno andiamo
incontro ad essa mantenendo viva la nostra fede e camminando nella chiara speranza
che Cristo è la nostra meta”. “La resurrezione di Cristo ci rinfranca con una nuova
vita ed una nuova speranza - spiega il vescovo - e durante i tempi di prova e di crisi
dobbiamo sempre essere certi che Dio è con noi. La fede e la speranza sono due virtù
che ci confortano e ci accompagnano per tutta la vita. Lo Spirito infonde in noi la
freschezza della vita nel mezzo delle prove come anche nella monotonia di tutti i
giorni”. Mons. Menamparampil invita inoltre i cristiani per primi a cercare di “attraversare
qualsiasi vicenda dolorosa”. La popolazione della sua diocesi di Guwahati – ricorda
l’agenzia AsiaNews - soffre per le continue violenze tra i diversi gruppi etnici e
gli scontri tra le comunità tribali indù e musulmane. Il vescovo rinnova quindi l’appello
alla pace che la Chiesa ripete da sempre e indica “il tempo di Pasqua come il più
propizio per essere condotti dalle tenebre alla luce”. “Dobbiamo cercare le cose che
uniscono e lavorare per costruire ponti e comprensione reciproca”, sottolinea mons.
Menamparampil. Lui stesso ha citato nelle meditazioni alla Via Crucis del Colosseo
alcuni brani dell’Upanishad, le scritture che raccolgono il cuore della tradizione
indù, e la figura del Mahatma Gandhi. “Perché se si approfondisce ciò che la cultura
indiana simboleggia - spiega - si scopre che è la ricerca della verità”. “La verità
è la strada della pace”, dice il vescovo di Guwahati: “Solo la ricerca della verità
unirà i popoli del nostro Paese” e solo il riconoscimento di questo compito comune
“permetterà a tutti i popoli del mondo di costruire la civiltà dell’unità e della
pace”. Descrivendo una metafora che raccoglie gli angoli del mondo, mons. Menamparampil
confida: “La mia grande speranza è che un giorno le acque dello Huang He (il fiume
Giallo in Cina) fluiscano nel Brahmaputra e nel Mississipi e allora tutti saremo l’un
l’altro più vicini, nell’unità della verità di cui ha parlato profeticamente Benedetto
XVI”. (A.L.)