Sri Lanka: ancora vittime nei raid aerei sul nord del Paese
Sempre più intensa l’offensiva nel nord dello Sri Lanka. Fonti mediche hanno riferito
che almeno 38 civili hanno perso la vita nel bombardamento di un ospedale di fortuna
nel nord del Paese, dove sono in corso duri scontri tra l’esercito cingalese e i ribelli
delle Tigri Tamil. Non è chiaro ancora se l'attacco sia opera delle truppe di Colombo
o degli insorti. Sempre nella stessa zona, oggi in un raid aereo è rimasto ucciso
un operatore del Comitato internazionale della Croce Rossa. In modo analogo, ieri
era morto un autista della Caritas australiana impegnato nel trasferimento dei profughi.
Infine, l’esercito cingalese ha reso noto di aver sventato un duplice tentativo di
attacco suicida dal mare da parte delle Tigri Tamil e di aver distrutto quattro imbarcazioni
della guerriglia.
Italia-immigrazione In un clima di tensione, la
Camera dei deputati italiana ha dato il via libera a due dei tre maxi-emendamenti
del disegno di legge sulla sicurezza sui quali il governo ha posto la fiducia. Domani,
è previsto il voto della Camera sull'intero provvedimento. Tra le principali norme,
l’introduzione del reato di clandestinità, sanzionato con una multa; un contributo
per la richiesta di rilascio e di rinnovo del permesso di soggiorno; il carcere per
chi affitta agli irregolari e la reintroduzione del reato di oltraggio a pubblico
ufficiale. Intanto, cresce la polemica sulla politica dei respingimenti dei migranti.
Dopo le critiche di ieri, il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha annunciato
un incontro per venerdì prossimo con il responsabile italiano dell’Alto Commissariato
per i rifugiati della Nazione Unite. Il titolare del Viminale ha ribadito però che
la linea del governo non cambia, tuttavia ha proposto la creazione di una struttura
in Libia per valutare se ci siano, tra i migranti, persone con i requisiti per lo
status di rifugiati.
Italia-terremoto Il governo italiano coprirà
totalmente le spese per la ricostruzione degli immobili adibiti a prima casa nelle
zone colpite dal sisma in Abruzzo. Lo prevede l’emendamento al decreto legge per la
regione colpita.
Usa-diritti umani Con 167 voti a favore, gli Stati
Uniti hanno ottenuto il via libera per entrare a far parte del Consiglio per i diritti
umani, un organismo dell'Onu nato nel 2006 con sede a Ginevra, sul quale l’amministrazione
Bush aveva molte riserve. Gli Usa, entrati nel Consiglio insieme a Belgio e Norvegia,
occuperanno il seggio con mandato triennale. A fine marzo, Obama aveva già annunciato
la candidatura degli Stati Uniti per dare un nuovo segnale in tema di diritti umani.
Ue-antitrust Per
violazione delle regole e abuso di posizione dominante, l’Antitrust dell’Unione Europea
ha inflitto una multa all’Intel, gigante americano dei chip, che dovrà pagare 1,06
miliardi di euro. Si tratta della sanzione più alta mai inflitta dalla Commissione
Ue e supera quella inflitta a Microsoft che nel 2008 fu costretta a pagare 899 milioni
di euro.
India-elezioni Quinta e ultima tornata di elezioni legislative
in India. Oltre 19 milioni di elettori sono chiamati a scegliere gli ultimi 86 parlamentari
dei 543 che faranno parte della la Camera bassa. Gli analisti ritengono che l’esito
della consultazione sia incerto, anche se la partita sarà giocata tra le due principali
coalizioni: il Partito del Congresso di Sonia Gandhi, formazione di centrosinistra,
e quella di destra rappresentata dal Barathyia Janata Party. Nel fine settimana si
conosceranno i risultati ufficiali.
Filippine-attentato Ha provocato
dieci feriti l’esplosione di una bomba al passaggio del convoglio del governatore
della provincia filippina di Sulu, Abdusakur Tan, diretto a Jolo. Illeso il politico,
coinvolto nei negoziati per la liberazione dell’operatore della Croce Rossa internazionale,
Eugenio Vagni, ancora nelle mani del gruppo di ribelli islamici di Abu Sayyaf.
Guatemala-
presidente Il presidente del Guatemala, Alvaro Colom, ha respinto la richiesta
di dimissioni da parte dell’opposizione dopo la diffusione di un video nel quale un
avvocato, assassinato domenica scorsa, lo accusa di essere il mandante della sua morte.
Il legale, nel filmato realizzato da un giornalista che a sua volta teme per la sua
vita, sosteneva che il presidente e il suo entourage avrebbero fatto pressione
su due suoi assistiti - entrambi assassinati - perché continuassero a coprire alcuni
traffici illeciti.
Germania-nazismo John Demjanjuk, l’ex custode
del campo di concentramento di Sobibor nel quale morirono 30 mila ebrei, potrà restare
in prigione. Lo hanno deciso le autorità del penitenziario di Stadelheim, vicino a
Monaco di Baviera, dove è giunto ieri in seguito all’estradizione dagli Stati Uniti.
L’uomo, 89 anni, aveva dichiarato di avere problemi di salute che, dopo i controlli,
sono risultati compatibili con il regime carcerario. (Panoramica internazionale
a cura di Benedetta Capelli)
Bollettino del Radiogiornale della Radio
Vaticana Anno LIII no. 133
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