2009-06-26 16:36:05

Giornata contro gli stupefacenti: aumenta l'uso di droghe sintetiche nei Paesi poveri


Cala l’uso di cocaina, eroina e marijuana, aumentano le droghe sintetiche soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. E’ quanto afferma il Rapporto Onu per l’odierna Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di stupefacenti. L’Afghanistan produce il 93% dell’oppio di tutto il mondo, la Colombia la metà della cocaina. La marijuana resta la droga più coltivata e usata e i dati mostrano che è diventata più nociva rispetto a quanto comunemente si crede. Cosa ci dicono questi dati? Eliana Astorri lo ha chiesto a Federico Tonioni, ricercatore all’Istituto di Psichiatria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore:RealAudioMP3

R. – Sicuramente aiutano a ricordarci che il problema della droga sussiste ed è in continua e costante diffusione e progressione.
 
D. – Cosa spinge una persona a provare una sostanza stupefacente la prima volta?
 
R. – In genere questo accade nella prima adolescenza, anche se abbiamo notizie di assunzioni sempre più precoci da parte dei nostri giovani. I motivi possono essere tanti, possono essere motivi legati alla curiosità, squisitamente ricreativi e, sotto questi, possono sussistere invece dei bisogni molto più importanti, legati ai processi mentali dei nostri adolescenti.
 
D. – Dottor Tonioni, sono tutti esposti al pericolo d’iniziare ad usare queste sostanze?
 
R. – Potenzialmente sì. Ciò non significa che chi inizia ad assumere una sostanza stupefacente debba poi necessariamente diventare un tossicodipendente.
 
D. – Qual è, invece, il profilo psicologico di chi usa droga da anni e anni?
 
R. – Dipende qual è la droga. Attualmente possiamo suddividere – un po’ artificiosamente – l’assunzione di droga in due o tre settori principali. Esistono le droghe cosiddette “psichedeliche”, tipo LSD o per esempio ketamina, tra le quali - diciamo - c’è una new entry nel campo della droga: in realtà è un farmaco, un anestetico usato in veterinaria, che però è un anestetico detto “dissociativo”, per cui preso in dosi subcliniche può dare delle allucinazioni molto forti. Esistono poi droghe psicostimolanti, che vanno tanto di moda – anfetamine e cocaina – e droghe più sedative e contemplative, tipo la cannabis e tutti gli oppiacei.
 
D. – Al di là dei problemi psicologici che portano la persona a drogarsi, le motivazioni ambientali che oggi spingono all’uso della droga sono simili a quelle di venti o trent’anni fa?
 
R. – Direi di no. Oggigiorno il panorama sociale è estremamente cambiato: dagli anni Settanta ai nostri tempi c’è stata una vera e propria rivoluzione multimediale, per cui adesso anche il modo di mettersi in relazione con l’altro è profondamente cambiato, le relazioni tra gli esseri umani sono molto cambiate, e quello che c’era prima ora proprio non esiste più; viviamo in un’epoca probabilmente di ipercontrollo sociale, dovuta a mezzi di comunicazione, al fatto che siamo entrati in un mondo multimediale. (Montaggio a cura di Maria Brigini)







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