Il cardinale Ruini: scommettere sulla capacità del cristianesimo di trasformare
la società
“Le difficoltà per il futuro sono in aumento in Occidente perché esso sembra allontanarsi
sempre più dalle sue radici umanistiche… bisogna riscoprire l’ispirazione della nostra
civiltà che ha origine soprattutto nel cristianesimo”. È uno dei punti salienti, riportato
dal Sir, dell’intervento del cardinale Camillo Ruini, presidente del Comitato per
il Progetto culturale della Cei, che ieri sera a Roma ha presentato il volume “Confini.
Dialogo sul cristianesimo e il mondo contemporaneo”. Il libro contiene cinque conversazioni
tra lo stesso cardinale e lo storico Ernesto Galli della Loggia riguardanti la modernità,
la laicità e il rapporto Chiesa-Stato, il futuro dell’Occidente e il rapporto con
le altre culture. Alle diverse domande di storici e giornalisti, il presidente del
Comitato per il Progetto culturale della Cei ha replicato che di fronte ai grandi
mutamenti di questi ultimi decenni, sarebbe sbagliato scommettere sulla crisi della
modernità, ma occorrerebbe piuttosto scommettere sulla capacità del cristianesimo
di trasformarla. Durante l’incontro ha rievocato i sedici anni alla guida della Cei:
“Mi ha dato grande forza la certezza di interpretare per l’Italia l’orientamento di
fondo dato da Papa Wojtyla”. Il porporato ha inoltre precisato, in risposta alla messa
in discussione del Concordato, quanto sia una soluzione idonea per certi Paesi e non
per altri. In merito alle domande sul Concilio ha sottolineato l’importanza del primo
Concilio ecumenico che ha affrontato non solo aspetti teologici o dottrinali, ma anche
temi sociali ed ha affermato il principio della libertà religiosa fondata sulla dignità
intrinseca della natura umana. Quanto al fondamentalismo islamico, il porporato ha
detto che a suo giudizio è destinato ad esaurirsi e il suo limite di colpire gli stessi
islamici porrà interrogativi all’interno del loro mondo. Il cardinale ha concluso
ribadendo che “il cristianesimo è una religione di libertà”. (M.P.)