Usa: aperta l'Assemblea annuale dei Cavalieri di Colombo
Sostegno alle vocazioni, opere di carità, servizio di volontariato e attività politica.
Questi i campi in cui i Cavalieri di Colombo si sono impegnati nell’ultimo anno, gli
stessi, d’altronde su cui sono stati al fianco della Chiesa sin dalla loro nascita,
nel 1882. Il resoconto 2009 è stato presentato martedì scorso a Phoenix, in Arizona,
dal presidente dell’Ordine, Carl Anderson, all’apertura dell’Assemblea annuale. Con
circa un milione e 800 mila iscritti, i Cavalieri di Colombo rappresentano una delle
più grandi organizzazioni laiche del mondo cattolico e la loro missione principale
è operare al fianco e in supporto dei vertici della Chiesa. A cominciare, appunto,
dalle vocazioni. Sono quasi cinquemila gli uomini e le donne che, lo scorso anno,
sono stati aiutati moralmente ed economicamente dall’Ordine, lungo il loro percorso
vocazionale. Sul fronte della carità, invece, il Presidente ha sottolineato come,
a dispetto della grave crisi economica globale, l’organizzazione ha incrementato gli
aiuti finanziari del 3,5 per cento. In aumento anche le ore dedicate al servizio di
volontariato, in tutto quasi 70 milioni. Infine, l’attenzione al mondo della politica,
con i numerosi emendamenti presentati in tema di famiglia e di diritto alla vita.
Al meeting è intervenuto anche il presidente della Conferenza episcopale statunitense
e arcivescovo di Chicago, cardinale Francis George, che si è soffermato sulle ingiustizie
dell’economia globale e sulla necessità di conciliare regole del mercato e legge morale,
sostenendo con forza lo sviluppo dei Paesi poveri. (S.G.)