2009-10-06 15:59:09

Pioggie e alluvioni, l'India conta 17 milioni di sfollati


Nei villaggi-isole indiani, dove il fiume Krishna sfocia nel Golfo del Bengala, ci sono ancora 50 mila persone bloccate nelle loro abitazioni in attesa dei soccorsi, dopo le recenti e devastanti alluvioni che hanno colpito il sud del subcontinente. Il timore ora è che il maltempo possa interrompere la breve tregua concessa e rendere ancora più difficili i soccorsi. Sulla situazione ci aggiorna da New Delhi Maria Grazia Coggiola:RealAudioMP3

È una corsa contro il tempo per soccorrere i sopravvissuti delle inondazioni, che hanno colpito larga parte del sud dell’India. Dopo cinque giorni di pioggia battente ci sarebbero ancora circa 350 villaggi sommersi, in particolare negli Stati dell’Andra Pradesh e del Karnataka, due regioni che paradossalmente erano state duramente colpite dalla siccità durante la stagione estiva. Usando elicotteri e barche, i soccorritori stanno cercando di portare in salvo gli alluvionati, ma anche di distribuire cibo e medicinali a quelli che hanno trovato rifugio nelle zone più alte. Secondo alcune stime, 17 milioni di persone sono state costrette a lasciare le loro case allagate o distrutte dalle piene dei fiumi. Finora sono stati recuperati circa 300 corpi, ma il bilancio delle vittime probabilmente è destinato ad aumentare nei prossimi giorni, quando il livello dei fiumi tornerà normale. Le inondazioni - un fenomeno abbastanza raro per l’India del sud – avrebbero causato miliardi di dollari di danni all’agricoltura e al bestiame: gli unici mezzi di sostentamento per milioni di contadini. Con l’aiuto dell’esercito, le autorità stanno allestendo tendopoli e centri di accoglienza per gli sfollati. Dopo aver sorvolato le aree devastate, la leader del partito del Congresso, Sonia Gandhi, ha promesso fondi di emergenza e per la ricostruzione. I danni maggiori sarebbero stati causati dalla massa d’acqua fuoriuscita da alcuni grandi sbarramenti sui principali fiumi dello Stato del Karnataka.







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