2010-02-17 15:10:27

Consiglio Ifad contro la malnutrizione nei Paesi poveri


“Le sfide imposte dalla globalizzazione dei mercati e dal difficile superamento della crisi mondiale impongono la ricerca di un modello di governance condiviso fondato sui valori della solidarietà, dell’inclusività, della sostenibilità ambientale, delle politiche di sviluppo e sulla crescente considerazione dei Paesi meno avanzati”: lo ha detto il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, intervenendo oggi a Roma all’apertura dei lavori della 33ª sessione del Consiglio dei governatori del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad). Napolitano ha ricordato - riferisce l'agenzia Misna - che il Fondo è chiamato a confrontarsi con temi di stringente attualità, come ad esempio “gli effetti sull’agricoltura dei cambiamenti climatici e il problema della sicurezza alimentare”. Una visione condivisa dal Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, che ha osservato come “con oltre un miliardo di persone al mondo che oggi continuano a soffrire la fame non c’è altro tempo da perdere”. La malnutrizione, ha detto il dirigente Onu, “è una piaga che affligge le popolazioni dal Corno d’Africa ad Haiti, e in numerosi altri Paesi, e che ci impone di rispondere agli appelli per i cambiamenti climatici e per la sicurezza alimentare”. Intervenendo al vertice, il primo ministro della Tanzania Mizengo Peter Pinda ha ricordato che “lo sviluppo agricolo è al centro dei programmi di sviluppo di tutti i governi dell’Africa, un continente dove l’agricoltura rappresenta la principale fonte di sostentamento e di reddito della popolazione”. Puntare sullo “sviluppo verde” risulta quindi “strategia vincente” per risollevare dalla povertà le popolazioni. “È un potenziale economico – ha osservato il primo ministro della Tanzania - che deve essere sfruttato a fondo considerando che la maggior parte del tessuto sociale è costituito da piccoli agricoltori che, il più delle volte, si confrontano con l’aumento dei prezzi dei prodotti agricoli e non possono accedere ai prestiti delle banche”. (R.P.)







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