I vescovi dell’Africa australe lanciano un’iniziativa contro la tratta degli esseri
umani
“Il traffico di esseri umani nella regione dell'Imbisa è un fenomeno complesso ed
è alimentato da una vasta gamma di fattori e tra questi vi sono la povertà, la debolezza
dell’economia locale, i conflitti e la richiesta di manodopera a basso costo. Il numero
esatto delle vittime della tratta nella regione dell'IMBISA rimane sconosciuto a causa
della mancata disponibilità di statistiche ufficiali su questo dramma” afferma un
comunicato inviato all’agenzia Fides. L’Inter-Regional Meeting of Bishops of Southern
Africa (Imbisa) raggruppa le Conferenze episcopali di Angola e Sao Tomé, Botswana,
Sudafrica e Swaziland, Losotho, Mozambico, Namibia e Zimbabwe. “I governi sono consapevoli
di questo problema, ma sembrano dare poca priorità al suo contrasto. La maggior parte
dei Paesi della nostra regione non hanno abbastanza risorse umane e finanziarie per
affrontare il problema della tratta di esseri umani” afferma il comunicato. “I gruppi
religiosi possono svolgere un ruolo importante nella sensibilizzazione e nell’azione
su questo tema con l'appoggio dei governi locali per frenare il problema. L’imminente
Coppa del Mondo di calcio in Sudafrica, ha creato l’occasione per aumentare il numero
delle persone vittime dei trafficanti. Le vittime in particolare sono le ragazze,
alle quali i trafficanti prospettano un lavoro onesto in Sudafrica come cameriera
o guida turistica”. Per affrontare la questione l'Imbisa, con l'assistenza di Planet
Waves, ha organizzato un incontro che si è tenuto al Midrand Conference Centre a Johannesburg,
in Sudafrica, dal 18-19 maggio 2010. Erano presenti le Conferenze Episcopali di Lesotho,
Namibia, Sudafrica e Zimbabwe. Nel suo intervento di benvenuto, padre Richard Menatsi,
il direttore dell'Imbisa, ha spiegato che lo scopo della riunione era attirare l'attenzione
del mondo sul dramma di donne e bambini che entrano illegalmente in Sudafrica dal
Mozambico, al ritmo di 300 persone a settimana. Lo scopo è anche quello di discutere
il ruolo della Chiesa cattolica nella regione dell'Imbisa nella lotta contro il traffico
di esseri umani. I partecipanti hanno deciso di organizzare gruppi di lavoro nei loro
Paesi con lo scopo di aumentare la consapevolezza della gravità del problema della
tratta di esseri umani e di fornire una mappa del fenomeno. I workshop previsti riguarderanno
i seguenti temi: definizione di tratta di esseri umani, prassi usata dai trafficanti,
identificazione delle vittime del traffico, modalità per l'assistenza alle vittime,
insegnamento sociale della Chiesa e posizione della Chiesa sulla questione. Questi
workshop si svolgeranno a metà luglio nello Zimbabwe, la prima settimana di ottobre
in Lesotho, la seconda settimana di ottobre in Namibia e, infine, a novembre in Sudafrica.
(R.P.)