2010-06-09 14:38:10

Nigeria: a Zamfara avvelenamento 'senza precedenti'


“L’estensione dell’avvelenamento non ha precedenti nella storia dei principali casi trattati finora in tutto il mondo”: recita così un comunicato diffuso oggi dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie statunitense (il Cdc di Atlanta) relativo al grave episodio di avvelenamento da metalli pesanti (piombo e mercurio) in corso da mesi in alcune aree dello Stato nord occidentale nigeriano di Zamfara. Nella nota ripresa dall'agenzia Misna, il Cdc - che insieme all’organizzazione mondiale della Sanità (Oms) delle Nazioni Unite e all’organizzazione sanitaria internazionale Medici senza frontiere (Msf) si sta occupando della vicenda e sta analizzando i campioni di sangue prelevati nelle aree interessate - spiega che l’eccezionalità di quanto accade a Zamfara sta “nella gravità dell’avvelenamento, nel numero delle vittime e nell’alto numero di bambini e adulti con i sintomi dell’avvelenamento, oltre che nell’estensione della contaminazione ambientale”. Secondo gli ultimi bilanci in circolazione sono centinaia le persone morte per l’avvelenamento dopo che i metalli pesanti utilizzanti per l’estrazione dell’oro in alcune miniere informali nei distretti di Anka e Bungudu hanno contaminato fonti d’acqua e pascoli. Se al momento le cifre diffuse dal governo parlano di 163 decessi, fonti giornalistiche nigeriane riportano oltre 300 morti e più di 400 persone ricoverate con sintomi da avvelenamento; tutti confermano che ad essere colpiti sono soprattutto bambini con meno di cinque anni d’età. Le autorità delle aree interessate hanno chiesto l’intervento del governo federale e l’invio urgente di acqua potabile, cibo, medicine ed esperti sanitari e ambientali per verificare la situazione. L’area teatro della contaminazione da piombo è diventata da alcuni mesi una nuova frontiera dello sfruttamento minerario nel Paese. Solo a maggio il governo ha aperto una nuova grande fabbrica di trasformazione dell’oro in questa zona, nella quale si troverebbero ingenti giacimenti di oro e columbite finora poco sfruttati. All’estrazione ufficiale, si affianca già da tempo quella informale che vede gli abitanti locali impegnati nella ricerca del prezioso minerale lungo i corsi d’acqua e in improvvisate miniere illegali dove sono completamente assenti le più elementari norme di sicurezza, ambientali e non. (R.P.)








All the contents on this site are copyrighted ©.