2010-07-29 15:38:53

Suora violentata in India: la comunità cristiana chiede giustizia e verità


Sete di giustizia e volontà di perdono. Così la comunità cattolica dell’Orissa vive la vigilia dell’apertura del processo contro gli stupratori di suor Meena, religiosa attaccata durante i pogrom anti-cristiani avvenuti nello Stato dell’india orientale l’agosto di due anni fa. E a pochi giorni dall’apertura del procedimento giudiziario, lo zio della vittima nonché vescovo di Rourkela, mons. John Barwa, spiega ad AsiaNews che la religiosa è diventata il simbolo di un’intera comunità e della sua lotta per la verità: “Per me, per la nostra gente e per la Chiesa dell’Orissa, lei è la testimonianza della vittoria della Luce sull’oscurità”. All’epoca delle violenze, suor Meena Barwa, dell’ordine religioso delle Servitrici, era impegnata al Centro pastorale del distretto di Kandhamal, insieme a padre Thomas Chellan. Il 25 agosto del 2008 è stata presa, picchiata, denudata e fatta girare per il villaggio con il sacerdote. Infine l’hanno violentata prima che venisse liberata dalla polizia. Il caso è arrivato alla corte locale e ora la comunità cristiana accusa le autorità di collusione con gli estremisti indù e il processo è visto come la giusta opportunità per dimostrare la voglia di giustizia della popolazione. Intanto, riferisce ancora il presule, suor Meena sta portando avanti gli studi e la sua carriera accademica usando un nome diverso per motivi di sicurezza. Per quanto riguarda l’approccio al processo, mons. Barwa racconta, infine, che la religiosa cerca giustizia per il suo popolo senza rancore e spavento ma chiedendo “l’illuminazione di Dio per affrontare l’identificazione dei colpevoli”. (A cura di Marco Guerra) RealAudioMP3







All the contents on this site are copyrighted ©.