Intervento del Prof. Sobhy MAKHOUL, Segretario Generale dell'Esarcato Maronita Cattolico
di Gerusalemme, del Territorio dell'Autorità Palestinese e della Giordania (ISRAELE),
uditore
- Ho scoperto che il cristianesimo non è innanzitutto una religione, bensì l’AVVENIMENTO
storico, singolare ed irripetibile, dell'Incarnazione del Verbo di Dio: Gesù Cristo. -
Riconoscere questo EVENTO è facile: come riconoscere il volto di un amico tra la folla.
Perché ogni uomo è stato creato per questo incontro: come Giovanni e Andrea, la samaritana,
Zaccheo e il centurione. - Oggi, come in ogni angolo del mondo, in questo mondo
"dopo Cristo e senza Cristo" come ha scritto C. Péguy, anche noi, cristiani della
Terra Santa del Medio Oriente, abbiamo bisogno di incontrare QUI ED ORA lo sguardo
di Cristo per ripartire da Lui. Tutto il resto ci sarà dato in più, abbiamo il bisogno
di rinascere, come Nicodemo, per ritrovare letizia e gusto per la nostra vita e perciò
poterla mostrare, a tutti coloro che incontriamo. - Ricordiamoci infatti che noi
GIÀ siamo luce del mondo e sale della terra e che tutto l'uomo e tutti gli uomini
attendono Cristo, come ci ha ricordato Giovanni Paolo II nella sua prima enciclica
"Redemptor hominis". - Il cristiano è chiamato nel mondo a riconoscere la presenza
del Cristo e a partire da Lui nell'affrontare ogni circostanza. Diversamente, i problemi
appariranno sempre inesorabili e senza soluzione. Il nostro punto di partenza e di
giudizio è originale: il Signore presente nella Sua Chiesa qui ed ora. Solo così possiamo
diventare davvero utili al mondo. - Mancanza della pace. Conseguenza ovvia dell'assenza
di giustizia in Medio Oriente. Le potenze mondiali che vantano di essere i difensori
della libertà e dei diritti umani sono i primi a sacrificare i deboli e le minoranze
sul tavolo delle trattative per il loro interesse politico ed economico. - Nella
realtà politica mondiale attuale, l'unico garante per la presenza cristiana è la Santa
Sede, perciò chiediamo più incisività e dinamismo su questo versante.