Mons. Chullikatt: aiutare i rifugiati palestinesi e il processo di pace in Terra Santa
Incoraggiare chi aiuta i rifugiati palestinesi, in continuo aumento, e quanti sono
coinvolti nel processo di pace. La direttiva della Santa Sede espressa durante l’incontro
della Commissione Onu per le questioni politiche speciali e la decolonizzazione, dedicato
all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi
(Unrwa). A guidare la delegazione vaticana, l’arcivescovo Francis Chullikatt, che
ha rinnovato la richiesta per una soluzione del conflitto israelo-plaestinese che
veda la creazione di due Stati, ed uno statuto speciale per la Città santa di Gerusalemme,
così come indicato dalla risoluzione dell’Onu del 1997, attraverso “misure sicure
a livello internazionale che garantiscano la libertà di religione e di coscienza dei
suoi abitanti, così come un ingresso permanente, libero e senza ostacoli ai luoghi
santi da parte dei fedeli di tutte le religioni e nazionalità”. Ha sollecitato, mons.
Chullikatt, che “tutti gli ostacoli alle negoziazioni, in particolare quelli recenti,
che rallentano una mutua e libera comunicazione e lo scambio rispettoso delle proprie
posizioni, devono essere affrontati in modo responsabile, senza ritardo”. Deprecando
il “fallimento“ delle due parti in conflitto “nel risolvere le loro divergenze”, l’osservatore
permanente ha sollecitato le stesse parti, e “tutti quelli che sono legittimamente
interessati, ad impegnarsi in un dialogo significativo e sostanziale per portare la
stabilità e la pace in Terra Santa”, con il sostegno fattivo della comunità internazionale.
(ap)