Urne chiuse in Birmania. Obama chiede la liberazione di Aung San Suu Kyi
Urne chiuse in Birmania, dove oggi si sono svolte, dopo 20 anni, le prime elezioni
politiche, indette dalla giunta militare al potere. Scarsa l’affluenza che per gli
analisti non supera il 30 per cento. L'Occidente denuncia l’assenza di osservatori
e giornalisti stranieri, mentre il capo della casa Bianca Obama, definisce le consultazioni
“tutt’altro che libere o corrette”, poi lancia un appello al regime per la liberazione
della dissidente Premio Nobel per la pace, Aung San Suu Kyi. Il servizio di Cecilia
Seppia