I vescovi del Sudan: in vista del referendum, lasciamoci alle spalle il passato
Problematiche ecclesiali, una riflessione sui programmi orientati alla crescita della
Chiesa sudanese e un occhio attento anche al prossimo referendum in programma nel
Paese il 9 gennaio 2011: sono queste le tematiche al centro dell’Assemblea plenaria
dei vescovi del Sudan, in corso a Rumbek. Per prepararsi all’evento, domenica scorsa
i presuli si sono riuniti nell’Istituto dedicato a San Daniele Comboni per una celebrazione
eucaristica presieduta dal presidente del Simposio delle Conferenze episcopali dell’Africa
e del Madagascar (Secam), cardinale Polycarp Pengo. I lavori della plenaria - che
si sono aperti ufficialmente ieri - vedono la partecipazione anche di esponenti dell’Associazione
delle Conferenze episcopali dell’Africa orientale (Amecea). Per quanto riguarda l’appuntamento
con le urne, i vescovi non vogliono rimanere in silenzio, e i lavori sulla materia
prenderanno le mosse dal messaggio pastorale “Un futuro pieno di speranza” diffuso
al termine della plenaria di Juba, svoltasi nel luglio scorso. L’episcopato, infatti,
intende dare il proprio apporto in direzione delle operazioni di voto e di scrutinio
delle schede, affinché entrambe le fasi si svolgano pacificamente. Infine, in materia
di giustizia e di buon vicinato, i presuli offrono il proprio contributo al miglioramento
delle relazioni umane, e invitano la popolazione a lasciarsi alle spalle gli errori
del passato, come i conflitti di natura etnica, l’esclusione sociale e la corruzione,
per costruire insieme un futuro migliore. (R.B.)