Ritornare alla Parola di Dio: l’editoriale di padre Lombardi sull’Esortazione apostolica
“Verbum Domini”
Ha destato ampia eco l’Esortazione apostolica postsinodale “Verbum Domini”, pubblicata
ieri, che raccoglie le riflessioni e le proposte emerse dal Sinodo dei Vescovi svoltosi
in Vaticano nell’ottobre 2008 sul tema “La Parola di Dio nella vita e nella missione
della Chiesa”. Su questo importante documento del Magistero di Benedetto XVI, ascoltiamo
la riflessione del nostro direttore, padre Federico Lombardi, nel suo editoriale
per “Octava Dies”, il settimanale informativo del Centro Televisivo Vaticano:
Perché un
nuovo documento, così ampio, sulla Parola di Dio? 45 anni fa il Concilio aveva pubblicato
la costituzione “Dei Verbum”, che molti considerano uno dei documenti più importanti
del Concilio, alcuni il più importante, proprio perché metteva in luce la sorgente
originaria della vita e della missione della Chiesa. Esso ha certamente avuto un ruolo
fondamentale nel rinnovamento conciliare, ma – come ha rilevato mons. Ravasi – col
tempo si notava “qualche allentamento e un’assuefazione” con le conseguenze di “genericità
o vago spiritualismo o, al contrario, di aridi tecnicismi da parte degli specialisti”.
E il cardinale Ouellet ha parlato con chiarezza di “un deficit da colmare nella vita
spirituale del popolo di Dio”. Insomma: la Scrittura è un libro della fede, che nasce
dalla fede del popolo di Dio e può essere capito adeguatamente solo nella prospettiva
di questa fede, e questa fede deve alimentare.
Il nuovo documento papale
è così ampio e ricco che molti lettori e commentatori rischiano di disperdersi nella
ricchissima molteplicità dei suoi contenuti. Ci sia dunque permesso insistere su queste
due istanze di fondo: leggere e interpretare la Scrittura con i metodi offerti dalla
scienza, ma nella luce della fede, per incontrare la Parola viva di Dio, Gesù Cristo;
vivere e praticare l’ascolto e il servizio della Parola nella vita quotidiana della
Chiesa per aiutare i fedeli e tutta l’umanità a incontrare Dio attraverso Gesù Cristo.
Per
questo, Benedetto XVI non ci dà solo un nuovo grande documento da studiare e assimilare:
ci dà anche l’aiuto e l’esempio. Con il suo libro su Gesù offre a tutti noi un modello
di lettura e interpretazione della Scrittura, con le sue omelie offre in particolare
a tutti i sacerdoti un modello di predicazione che prende sempre le mosse dalla Parola
di Dio, ma è armoniosamente ricca di teologia, di spiritualità, di riferimenti all’attualità.
Possiamo veramente sperare – con la sua guida - nel rilancio del grande movimento
voluto dal Concilio.