Chiesa romana di Santa Maria dei Miracoli: preghiera per separati e divorziati
“Preghiamo con e per i separati e i divorziati”. L’iniziativa pastorale viene promossa
nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli, in piazza del Popolo, a Roma, dove ogni
terzo sabato del mese si celebra una Messa, alle ore 19, con una speciale preghiera
per le famiglie separate cristiane. Come spiega una nota d’invito alla celebrazione
“nel numero sempre più crescente delle separazioni che ormai si registrano nelle nostre
città, c'è un popolo di battezzati che ha bisogno delle nostre preghiere. Desideriamo
per questo pregare, con loro e per loro, perché trovino la forza di non perdersi,
di allontanare la tentazione del rancore, di coltivare il perdono e la serenità dei
propri figli, la propria identità e la speranza di una nuova vita. E' un popolo fatto
di uomini e di donne di tutte le età e condizioni sociali, fatto di famiglie divise
e figli contesi. C'è chi ha deciso di rompere con una situazione insostenibile e chi
invece la separazione o il divorzio li ha pienamente subìti. C'è chi ha ritrovato
affetto e solidarietà in una nuova unione stabile, o chi ha scelto la fedeltà al sacramento,
oppure chi è ancora alla ricerca della propria strada. C'è chi ha riscoperto Dio nel
dolore, c'è chi non riesce a dormire pensando ai figli che non ha più accanto, o pensando
a come far quadrare i conti. Ma separazione e divorzio colpiscono anche chi è coinvolto
indirettamente: c'è chi vive l'apprensione e i mille problemi di una figlia separata,
chi si rattrista per la solitudine di un fratello divorziato e chi non sa che fare
di fronte al disgregarsi di una famiglia amica. E' una moltitudine talmente numerosa
che solo il grande abbraccio di Dio può ospitare nella sua Chiesa, quella Chiesa a
cui tutti apparteniamo grazie al Battesimo e che ci richiama alla solidarietà tra
fratelli. Quale momento migliore della Santa Messa – spiega la nota - per unire e
offrire al Signore le nostre preghiere?”. La Chiesa è comunque vicina ai separati
e ai divorziati. Per il separato che ha scelto la fedeltà, – ricorda ancora la nota
- Giovanni Paolo II, nella Familiaris Consortio indica che “La comunità ecclesiale
deve più che mai sostenerlo; prodigargli stima, solidarietà, comprensione ed aiuto
concreto in modo che gli sia possibile conservare la fedeltà anche nella difficile
situazione in cui si trova; aiutarlo a coltivare l'esigenza del perdono propria dell'amore
cristiano’. Per i divorziati risposati o conviventi, Benedetto XVI, afferma nella
Sacramentum Caritatis che “I divorziati risposati (…) continuano ad appartenere alla
Chiesa, che li segue con speciale attenzione”, invitandoli a “coltivare uno stile
cristiano di vita attraverso la partecipazione alla Santa Messa, pur senza ricevere
la Comunione, l'ascolto della Parola di Dio, l'Adorazione eucaristica, la preghiera,
la partecipazione alla vita comunitaria”, incoraggiandoli poi a rafforzare la loro
appartenenza alla Chiesa anche attraverso “il dialogo confidente con un sacerdote
o un maestro di vita spirituale, la dedizione alla carità vissuta, le opere di penitenza,
l'impegno educativo verso i figli.” (A cura di Roberta Gisotti)