2010-11-21 17:03:29

Chiesa romana di Santa Maria dei Miracoli: preghiera per separati e divorziati


“Preghiamo con e per i separati e i divorziati”. L’iniziativa pastorale viene promossa nella chiesa di Santa Maria dei Miracoli, in piazza del Popolo, a Roma, dove ogni terzo sabato del mese si celebra una Messa, alle ore 19, con una speciale preghiera per le famiglie separate cristiane. Come spiega una nota d’invito alla celebrazione “nel numero sempre più crescente delle separazioni che ormai si registrano nelle nostre città, c'è un popolo di battezzati che ha bisogno delle nostre preghiere. Desideriamo per questo pregare, con loro e per loro, perché trovino la forza di non perdersi, di allontanare la tentazione del rancore, di coltivare il perdono e la serenità dei propri figli, la propria identità e la speranza di una nuova vita. E' un popolo fatto di uomini e di donne di tutte le età e condizioni sociali, fatto di famiglie divise e figli contesi. C'è chi ha deciso di rompere con una situazione insostenibile e chi invece la separazione o il divorzio li ha pienamente subìti. C'è chi ha ritrovato affetto e solidarietà in una nuova unione stabile, o chi ha scelto la fedeltà al sacramento, oppure chi è ancora alla ricerca della propria strada. C'è chi ha riscoperto Dio nel dolore, c'è chi non riesce a dormire pensando ai figli che non ha più accanto, o pensando a come far quadrare i conti. Ma separazione e divorzio colpiscono anche chi è coinvolto indirettamente: c'è chi vive l'apprensione e i mille problemi di una figlia separata, chi si rattrista per la solitudine di un fratello divorziato e chi non sa che fare di fronte al disgregarsi di una famiglia amica. E' una moltitudine talmente numerosa che solo il grande abbraccio di Dio può ospitare nella sua Chiesa, quella Chiesa a cui tutti apparteniamo grazie al Battesimo e che ci richiama alla solidarietà tra fratelli. Quale momento migliore della Santa Messa – spiega la nota - per unire e offrire al Signore le nostre preghiere?”. La Chiesa è comunque vicina ai separati e ai divorziati. Per il separato che ha scelto la fedeltà, – ricorda ancora la nota - Giovanni Paolo II, nella Familiaris Consortio indica che “La comunità ecclesiale deve più che mai sostenerlo; prodigargli stima, solidarietà, comprensione ed aiuto concreto in modo che gli sia possibile conservare la fedeltà anche nella difficile situazione in cui si trova; aiutarlo a coltivare l'esigenza del perdono propria dell'amore cristiano’. Per i divorziati risposati o conviventi, Benedetto XVI, afferma nella Sacramentum Caritatis che “I divorziati risposati (…) continuano ad appartenere alla Chiesa, che li segue con speciale attenzione”, invitandoli a “coltivare uno stile cristiano di vita attraverso la partecipazione alla Santa Messa, pur senza ricevere la Comunione, l'ascolto della Parola di Dio, l'Adorazione eucaristica, la preghiera, la partecipazione alla vita comunitaria”, incoraggiandoli poi a rafforzare la loro appartenenza alla Chiesa anche attraverso “il dialogo confidente con un sacerdote o un maestro di vita spirituale, la dedizione alla carità vissuta, le opere di penitenza, l'impegno educativo verso i figli.” (A cura di Roberta Gisotti)








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