Benedetto XVI loda i vescovi filippini per la lotta ad aborto, pena di morte, povertà
e corruzione
La Chiesa cattolica nelle Filippine è ben viva all’interno del Paese: lo dimostrano
i suoi vari interventi nei punti nodali della società: dalla difesa della vita e della
famiglia secondo l’ottica cristiana, alla lotta contro la corruzione e la pena di
morte. Lo ha constatato Benedetto XVI all’udienza concessa questa mattina al gruppo
di presuli filippini, impegnati in questi giorni nella visita ad Limina in
Vaticano. Un impegno particolare, il Papa lo ha chiesto ai laici cristiani impegnati
nel settore dei media perché contribuiscano a rendere “attraente” il messaggio del
Vangelo. Il servizio di Alessandro De Carolis:
La Chiesa
non fa politica e questo assioma, che viene dal Vaticano II, è diventato specie da
allora un fulcro del Magistero dei Papi del Novecento. Ciò detto, ha ribadito Benedetto
XVI agli oltre 30 presuli delle Filippine accolti nel Palazzo apostolico, la Chiesa
contribuisce soprattutto alla costruzione di un giusto ordine sociale e di carità,
e “predicando la verità evangelica – così come scritto nella Gaudium et spes
– e illuminando tutti i settori dell'attività umana con la sua dottrina e con la testimonianza
resa dai cristiani, rispetta e promuove anche la libertà politica e la responsabilità
dei cittadini”. Una premessa, quella del Papa, pienamente calzante con il lavoro svolto
dalla Chiesa del Paese che, in tutta l’Asia, vanta il maggior numero di cattolici,
circa il 95%, degli oltre 90 milioni di abitanti. A volte, ha affermato il
Pontefice, il compito della proclamazione del Vangelo “tocca temi rilevanti per la
sfera politica” e il Papa ha detto esplicitamente di apprezzare la Chiesa delle
Filippine…
“...for seeking to play its part… per
la parte di impegno che ha svolto a sostegno della vita umana dal concepimento fino
alla morte naturale, e in difesa dell’integrità del matrimonio e della famiglia. In
questi ambiti si stanno promuovendo verità sulla persona umana e sulla società che
derivano non solo dalla Rivelazione divina, ma anche dalla legge naturale, un ordine
che è accessibile alla ragione umana e quindi fornisce una base per il dialogo e un
più profondo discernimento da parte di tutte le persone di buona volontà. Noto anche
con apprezzamento il lavoro che svolge la Chiesa per l'abolizione della pena di morte
nel suo Paese”.
Un altro settore specifico in cui la Chiesa “deve
sempre trovare una sua voce” riguarda, ha indicato Benedetto XVI, il campo della comunicazione
sociale e dei media:
“A unified and positive voice needs… Una
voce unificata e positiva deve essere presentata al pubblico attraverso media vecchi
e nuovi, in modo che il messaggio del Vangelo possa avere un impatto sempre più forte
sul popolo della nazione. E' importante che il laicato cattolico esperto in comunicazioni
sociali occupi il posto che gli compete nel proporre il messaggio cristiano in modo
convincente e attraente”.
In modo sintetico, il Papa si è poi soffermato
su un terzo e non meno importante aspetto della missione della Chiesa all’interno
della società: l’impegno nelle questioni economiche e sociali, in particolare per
quanto riguarda i più poveri e i più deboli. “E' incoraggiante – ha riconosciuto –
vedere come questo lavoro abbia dato i suoi frutti, con le istituzioni caritative
cattoliche impegnate in tutto il Paese”:
“Many of your fellow citizens… Molti
dei vostri concittadini restano senza lavoro, o un’adeguata istruzione o servizi base,
cosicché le vostre prese di posizione profetiche e la vostra azione caritativa in
favore dei poveri continuano a essere molto apprezzate. In aggiunta a questo sforzo,
vi siete giustamente preoccupati di avere in corso un’azione di lotta contro la corruzione,
poiché la crescita di un'economia giusta e sostenibile sarà possibile solo quando
vi sarà una chiara e coerente applicazione dello Stato di diritto in tutto il Paese”.