Namibia: le Chiese chiedono di reintrodurre l’insegnamento della Bibbia nelle scuole
Il Consiglio delle Chiese della Namibia (Ccn), cui aderisce anche la Chiesa cattolica,
ha presentato al governo un progetto per la reintroduzione dell’insegnamento della
Bibbia nei curricula delle scuole pubbliche primarie e secondarie, che era stato
abolito dopo l’indipendenza del Paese nel 1989, per rispettare il carattere laico
dello Stato sancito dalla Costituzione. Il nuovo programma presentato dal Consiglio
al Ministero dell’Istruzione dopo due anni di lavoro - riferisce il quotidiano locale
“The Namibian”, ripreso dall’agenzia Apic – si chiama “Studi biblici ed educazione
morale” (Bsme) e dovrebbe essere inserito nell’ambito del corso di Educazione morale
e religiosa previsto dall’attuale ordinamento. A differenza del programma governativo
che mira a sviluppare la conoscenza delle diverse credenze religiose come base per
l’insegnamento morale – ha sottolineato la segretaria generale del Ccn Maria Kapere
- il Bsme si propone di usare direttamente la Bibbia a questo scopo. “Il cristianesimo
– spiega - è già insegnato nelle scuole, ma più da un punto di vista storico che teologico.
Con il nuovo programma i bambini potranno andare oltre per approfondire la loro conoscenza
della Bibbia” i cui insegnamenti potranno aiutare a contrastare l’attuale decadimento
morale della società namibiana. In attesa del via libera del Ministero per le scuole
statali, il Ccn ha invitato le scuole confessionali del Paese ad introdurre la nuova
materia già a partire dal prossimo anno accademico. (L.Z.)