Libia. Suore missionarie a Bengasi: "Stiamo bene e proseguiamo il nostro lavoro"
“Noi stiamo bene, continuiamo la nostra opera sebbene la situazione in città non sia
chiara ne è chiaro se ci sia chi controlli realmente la città. Polizia ed esercito
sono scomparsi, ognuno pensa alla propria sicurezza facendo da guardia ad abitazioni,
negozi, quartieri”: Raggiunta dall'agenzia Misna a Bengasi, suor Elisabetta, missionaria
delle Suore di Carità dell’Immacolata Concezione, rassicura sulle condizioni di salute
sue e delle consorelle e riferisce di numerosi feriti ricoverati negli ospedali di
Bengasi. “Non so con esattezza il numero dei feriti né quello delle vittime – precisa
suor Elisabetta che presta la sua opera in un reparto di ostetricia – ma sappiamo
che sono molti”. Secondo suor Elisabetta prima che scoppiassero gli incidenti non
c’era in realtà sentore di una situazione di particolare malessere che avrebbe potuto
portare ai fatti e agli episodi di violenza di questi giorni: “Niente poteva farci
presagire quanto avvenuto – prosegue la missionaria che, almeno per Bengasi, nega
l’uso di mezzi aerei come riferito da alcuni media per Tripoli – e ora c’è tanta cautela
tra la gente. Durante il giorno, i negozi sono aperti, non ci sono particolari problemi
per il reperimento di generi di prima necessità, ma già al calare della notte le strade
si svuotano e tutti restiamo chiusi in casa in attesa di notizie”. (R.P.)