Il cardinale Rouco sulla Gmg: bilancio umano e spirituale ricchissimo, splendida gioia
dei giovani, testimonianza del Vangelo
Per un bilancio della Giornata mondiale della gioventù, ascoltiamo il cardinale
Antonio MaríaRouco Varela, arcivescovo di Madrid, al microfono del collega
del Centro Televisivo Vaticano, Alessandro Di Bussolo:
R. - Un balance
pastoral, espiritual, apostólico y humano ricísimo … Un bilancio pastorale,
spirituale, apostolico e umano ricchissimo. In primo luogo in questa Giornata mondiale
si è visto il fondamento di questi eventi: l’incontro dei giovani con Cristo. Sì,
c’era il Papa, ma invisibilmente c’era il Signore. Il Papa ha voluto solo favorire
questa profonda relazione personale con Cristo. E l’incontro con il Signore c’è stato!
Io credo che per moltissimi giovani questa esperienza segnerà un cambiamento della
loro vita. Un altro punto da sottolineare è che la comunione ecclesiale ne è uscita
molto rafforzata. Tutte le varie realtà della Chiesa hanno lavorato insieme: ordini
religiosi, movimenti, associazioni, nuove comunità, realtà parrocchiali e diocesane.
Questo è un fatto che nessuno può negare e che porterà molti frutti nel futuro. Restano
poi delle immagini forti come la notte della Veglia di preghiera col Papa, con quella
tempesta che è durata 20 minuti, e vedere la reazione festosa dei giovani alla pioggia
e al vento… E quando hanno chiesto al Papa se voleva lasciare la Veglia e lui ha detto
con decisione: “No, non me ne vado. Resto!”… Poi il momento dell’Adorazione eucaristica,
il silenzio immenso di quella moltitudine infinita, sbocciato alla fine in una grande
gioia che sgorga dal cuore. Sì, la gioia dei giovani è stata splendida. L’impressione
maggiore, che tutti noi abbiamo vissuto, è stata proprio vedere le strade di Madrid
in festa, veramente una grande festa dell’allegria… E’ stata una testimonianza del
Vangelo, una testimonianza che la vita si può vivere con gioia anche nelle situazioni
difficili. (mg)