Il dossier di Save the Children sulla tratta degli esseri umani in Italia
Alla vigilia della Giornata Onu in ricordo della Schiavitù e della sua abolizione,
che ricorrerà domani e in cui si rifletterà a livello globale sul fenomeno della tratta
degli esseri umani, Save the Children Italia ha diffuso un dossier intitolato “I piccoli
schiavi invisibili”, realizzato con l’associazione On the Road-Consorzio Nova, che
fa il punto sulla situazione italiana. La fotografia che il rapporto fa dell’Italia
è drammatica: la tratta e lo sfruttamento dei minori a scopo sessuale, ma anche per
l’accattonaggio, nel lavoro o nelle attività illegali, non sembra diminuire, ma, anzi,
consolidarsi. Per quanto riguarda lo sfruttamento sessuale femminile, i gruppi etnici
maggiormente coinvolti sono quelli delle donne romene e delle nigeriane. In generale,
sono tra 19 mila e 24 mila gli adulti maschi e femmine che si prostituiscono su strada,
a fronte di 1600-2000 minori, mentre cresce lo sfruttamento al chiuso, tre volte superiore
a quello su strada, con picchi di presenza dei minori pari al 10% del totale. Terribili
meccanismi mediante i quali avviene l’assoggettamento: attraverso la violenza oppure
attraverso la sudditanza psicologica che innesca la fedeltà per paura di essere esclusi
dal gruppo. Il documento, inoltre, affronta anche lo sfruttamento sessuale dei minori
maschi, particolarmente presente a Roma e Napoli, indicando in particolare a rischio
i minori egiziani e afghani che più frequentemente arrivano in Italia non accompagnati,
mentre maggiori vittime dello sfruttamento finalizzato all’accattonaggio sono i Rom
provenienti dalle aree della ex Jugoslavia e dalla Romania, ma anche dal Bangladesh,
dal Marocco e dall’Africa subsahariana. Tutto ciò nonostante i “passi avanti fatti
anche a livello legislativo”, commenta la responsabile Programmi Italia-Europa di
Save the Children Italia, Raffaela Milano, che ha illustrato il dossier frutto della
rilevazione effettuata in 15 Regioni italiane. A monte della maggior parte di queste
situazioni, spiega, ci sono “grande povertà, bisogno ed emarginazione”, per sconfiggere
le quali “è necessario che tutti gli attori coinvolti operino in coordinamento e sinergia”,
ad esempio potenziando il sistema nazionale anti-tratta, assicurando la protezione
dei minori e degli adulti vittime del fenomeno e contrastando la criminalità organizzata
attiva in questo campo. (R.B.)