Siria, dissidenti in piazza per il 33.mo venerdì consecutivo di proteste
Migliaia di siriani sono tornati a manifestare nel 33.mo venerdì consecutivo di proteste
anti governative. Dimostrazioni che arrivano all’indomani di una dura giornata di
violenze che ha lasciato sul terreno oltre 30 morti. Il servizio di Marco Guerra:
Il tema di
questo venerdì di proteste è stato dedicato dagli attivisti ai ''Liberi dell'esercito'',
in riferimento ai soldati disertori. Sulle tv panarabe al Arabiya e al Jazira si susseguono
infatti immagini di piazze piene di manifestanti a Damasco e Homs. Secondo il Comitato
locale di Qadam le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco contro i manifestanti.
Solo ieri l’ennesima strage denunciata dall'osservatorio siriano dei diritti dell'uomo,
secondo cui sono state uccise almeno 36 persone in diverse parti del Paese, tra queste
25 erano militari disertori. L'agenzia ufficiale Sana parla invece di 10 soldati governativi
uccisi da terroristi. Una tragedia che assume dimensioni sempre più drammatiche anche
secondo l’Alto commissario Onu per i diritti umani, Navi Pillay, secondo la quale
dall’inizio delle violenze nel marzo scorso hanno perso la vita oltre 3 mila persone,
fra le quali 187 bambini. E alla luce del deterioramento della situazione, le monarchie
del Consiglio di cooperazione del Golfo (Ccg) hanno chiesto una riunione urgente dei
ministri degli Esteri dei Paesi arabi da dedicare alla repressione della contestazione
in Siria. In un comunicato, il Ccg precisa che la riunione dovrebbe “studiare i mezzi
e le misure capaci di fermare la macchina della violenza”.
Libia, prosegue
l’assedio a Sirte In Libia, la battaglia si concentra ancora attorno alla città
di Sirte, dove le forze fedeli a Gheddafi hanno costretto i ribelli ad arretrare diversi
chilometri, mentre proseguono i raid della Nato sui covi dei miliziani vicini al vecchio
regime. Intanto, in Tunisia c’è grande preoccupazione per il fenomeno del traffico
di armi proveniente dalla Libia. Sono sempre più frequenti, infatti, i sequestri di
materiale bellico proveniente dagli arsenali dell’esercito libico. Infine, l’Eni e
la compagnia libica Noc hanno riattivato il gasdotto GreenStream verso l’Italia.
Medio
Oriente, liberazione Shalit Il militare israeliano Gilad Shalit tornerà in
Israele, martedì prossimo, contemporaneamente alla liberazione di un primo gruppo
di prigionieri palestinesi, circa 450. Questo l'accordo raggiunto tra le autorità
israeliane ed Hamas annunciato da una fonte ufficiale vicina al presidente israeliano,
Benjamin Nethanyau. Gilad Shalit è stato catturato nel 2006 da guerriglieri palestinesi
e rimasto prigioniero per più di cinque anni nella Striscia di Gaza.
Iraq
- violenze Ancora violenze in Iraq. Un doppio attentato dinamitardo ha colpito
ieri sera il cuore del grande sobborgo sciita di Sadr City, alle porte di Baghdad,
uccidendo almeno 18 persone e ferendone altre 43. Poche ore prima la polizia irachena
aveva effettuato oltre 300 arresti nell'ambito di una serie di perquisizioni nei confronti
di persone sospettate di essere legate alle cellule terroristiche. La violenza è in
crescita in Iraq e si sta intensificando con l'avvicinarsi della dipartita del grosso
del contingente Usa, ancora presente nel Paese, entro la fine dell'anno.
Italia
- governo La Camera dei Deputati ha confermato la fiducia al governo Berlusconi
richiesta dopo la bocciatura della legge di bilancio. I voti a favore sono stati 316,
301 i contrari. La maggioranza richiesta era di 309 voti. I votanti in tutto sono
stati 617. L’opposizione parla comunque di esecutivo giunto al termine, mentre la
maggioranza guarda all’imminente varo del “decreto sviluppo” per rilanciare l’azione
di governo.
Declassato debito spagnolo L’agenzia di rating Standard
& Poor's ha deciso di abbassare il giudizio sull’affidabilità del debito spagnolo
di un livello (portandolo da “AA” ad “AA-”). L'agenzia motiva il taglio con le "incerte
prospettive di crescita", “l'alta disoccupazione” e “l'alto debito privato”, le difficoltà
del settore bancario. Il giudizio negativo sulla Spagna non ha tuttavia condizionato
l’andamento odierno delle borse europee che in mattinata volgevano tutte in positivo
ad eccezione di Madrid.
Pakistan - terrorismo Uno dei comandanti
della rete terrorista Haqqani è stato ucciso nel corso di un'operazione militare in
Pakistan. Si è trattato di un attacco condotto da aerei senza pilota americani che
hanno colpito il suo bunker nella zona tribale del Waziristan del Nord, al confine
con l’Afghanistan. Lo hanno riferito i vertici dell’esercito Usa secondo i quali Janbaz
“giocava un ruolo negli attacchi della rete Haqqani contro gli Stati Uniti e la coalizione
a Kabul e nel sudest dell'Afghanistan”.(Panoramica internazionale a cura di Marco
Guerra) Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no.
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