Il cardinale Koch alla Conferenza ecumenica di Minsk: il giudizio di Dio è sempre
animato dalla misericordia
I valori cristiani a confronto con la crisi dei valori e quella dei mercati, oppure
in rapporto al mondo dei media o a quello della legalità dei nostri tempi. Questi
e altri spunti di dibattito stanno coinvolgendo i partecipanti alla Conferenza in
corso a Minsk, in Bielorussia, in programma fino a domani. Tra gli organizzatori figurano
tra gli altri l’Istituto per il Dialogo interreligioso e il Sinodo della Chiesa Ortodossa
di Bielorussia insieme con il Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei
Cristiani. L’incontro sarà suggellato da una tavola rotonda dal titolo “Il dialogo
tra religioni e civiltà sul tessuto sociale dell'umanità”.
La Messa inaugurale,
ieri, è stata presieduta dal cardinale Kurt Koch, presidente del dicastero vaticano
presente alla Conferenza. Il porporato ha svolto all’omelia una riflessione sul tema
del giudizio di Dio, oggi rifiutato in tanti ambiti e spesso taciuto, ha detto, anche
a livello teologico. Invece, ha obiettato il cardinale Koch, “Dio, quando giudica,
si interessa dell’uomo”, e il suo giudizio non un atto di condanna verso l’umanità,
ma “un atto di grazia, terapeutico e ricco di misericordia”. Bisogna, ha concluso,
“ritrovare questa serietà della fede cristiana” poiché se, nella vita quotidiana “vediamo
nel giudice divino il metro del nostro vivere e del nostro agire”, la “gioia non scompare
affatto dalla nostra vita”. Stamani il cardinale Koch ha incontrato il presidente
bielorusso Aleksandr Lukashenko.