Nessun ammorbidimento della Russia sul dossier siriano discusso all'ONU
Una risoluzione che potrebbe peggiorare il conflitto in atto: è la posizione della
Russia che preannuncia il suo no al documento su cui si è lavorato nella notte al
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Continua intanto la repressione del regime
siriano: 44 finora le vittime di oggi. Adriana Masotti
La
Russia non é disposta ad ammorbidire la propria posizione riguardo alla risoluzione
discussa al Consiglio di sicurezza dell’Onu per ottenere le dimissioni del presidente
siriano Bashar al Assad e fermare la drammatica repressione in Siria. Lo ha dichiarato
poco fa Vitali Churkin, rappresentante russo presso le Nazioni Unite, nel corso di
una video conferenza Mosca-Bruxelles. ''Sarebbe controproducente, ha detto l’ambasciatore
russo, sottoporre al voto del Consiglio di Sicurezza dell’ ONU delle risoluzioni
dure''. Dal canto loro, gli Usa continuano a fare pressione per l’approvazione del
dossier siriano e il segretario di Stato Clinton non usa mezzi termini: "Tutti noi,
dice, dobbiamo compiere una scelta, sostenere il popolo siriano oppure diventare complici
di barbare violenze". Nel documento che per ora avrebbe il sostegno di 15 Paesi si
condanna con forza il regime al potere, senza però fare riferimento a sanzioni. Intanto
proseguono le violenze: oltre 40 sono le vittime di oggi in raid compiuti dai soldati
governativi ad Homs e Damasco e per gli attivisti i morti dall’inizio delle violenze
sono oltre 7 mila.