2012-05-10 08:58:49

Australia: la Chiesa al fianco degli aborigeni nella difesa dei territori del nord


La Conferenza episcopale australiana (Acbc) e i religiosi cattolici del Paese (Cra) chiedono ai senatori federali di non approvare il progetto di legge “Stronger Futures Northern Territory 2011”, riguardante lo sviluppo delle regioni settentrionali del Paese. In una nota congiunta, in particolare, la Chiesa e i religiosi chiedono che, prima di procedere, il governo “consulti le popolazioni aborigene residenti in quelle zone, così da pianificare insieme a loro politiche di sviluppo che avranno effetti sulle loro vite per molti anni”. Di qui, l’appello affinché le autorità “mettano in atto strategie basate sulla fiducia e sul rispetto, promuovendo così la collaborazione con i nativi dei territori settentrionali nel prendere decisioni relative al loro futuro”. Inoltre, pur apprezzando lo sviluppo che lo Stato vuole apportare nella regione, l’Acbc e i Cra si dicono preoccupati per la tutela dei diritti umani degli aborigeni: “Dobbiamo ascoltarli – si legge nella nota – Chiedono di godere dei diritti fondamentali sia come essere umani che come cittadini del Paese e come tali devono essere rispettati”. Per questo, la Chiesa australiana sottolinea che “l’inclusione sociale non deve essere il risultato di imposizione, discriminazione o esclusione” e che è necessario “ricostruire l’iniziativa e le capacità dei nativi, migliorando le loro condizioni di vita e mostrando rispetto per la loro lingua e la loro cultura”. Fondamentale, quindi, continua la Conferenza episcopale, “promuovere la loro auto-determinazione, permettere la loro partecipazione alle fasi decisionali ed assicurare il consenso preventivo, libero ed informato”. In questo modo, conclude la nota, gli australiani “potranno muoversi verso un futuro migliore per tutti gli aborigeni”. (I.P.)







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