Pakistan: cristiani mobilitati in tutto il Paese per la bambina in carcere
Una settimana importante e delicata si apre oggi in Pakistan dove la giustizia é chiamata
nei prossimi giorni a pronunciarsi su una richiesta di liberta’ dietro cauzione di
Rimsha Masih, la bambina cristiana che e’ in carcere dal 16 agosto con l’accusa di
avere oltraggiato il Corano. Maurizio Salvi: La
mobilitazione dei cristiani in tutto il Paese é permanente e sabato a Lahore si é
svolta una manifestazione per chiedere la liberazione della piccola, organizzata da
diverse organizzazioni per i diritti umani, fra cui la "Masihi Foundation" e Life
for All, assieme alla Chiesa cattolica pachistana. Mons. Rufin Anthony, vescovo di
Islamabad e Rawalpindi, ha affermato da parte sua che “è tempo che tutta la comunità
cristiana si unisca e si stringa attorno alla bambina”. Intanto il Ministero dell'interno
del Pakistan ha chiesto alla polizia di Islamabad di esprimersi contro l'ipotesi di
libertà dietro cauzione chiesta dai legali di Rimsha, per il timore che altrimenti
lei ed i famigliari correrebbero gravi pericoli. E preoccupa infine anche la posizione
assunta da molti musulmani, semplici fedeli o leader religiosi, per i quali, a prescindere
dalla sua età, istruzione e condizione di salute, se la bambina è veramente colpevole
va punita secondo le norme vigenti nel Paese.