Australia: il 21 settembre al via l’incontro della Pastorale giovanile
Un sostegno per crescere nella fede attraverso un’attenta formazione e anche avvalendosi
di tutte le nuove tecnologie informatiche, dei nuovi linguaggi telematici. Educare
le nuove generazioni sul tema dei diritti umani, dell’impegno alla difesa della vita,
dal concepimento fino alla morte naturale. Un cammino non facile ma necessario - riferisce
L’Osservatore Romano - offerto ai giovani australiani per aiutarli a divenire sempre
più «fedeli e credibili» testimoni del Vangelo, cittadini consapevoli, protesi al
bene comune. Queste, in sostanza, le finalità dell’incontro dell’Australian Catholic
Youth Ministry Convention (Acymc) che si svolgerà, dal 21 al 23 settembre, nella diocesi
di Wollongong e al quale parteciperanno 450 giovani responsabili dell’animazione nelle
diocesi, parrocchie, scuole, università, movimenti e comunità religiose di tutto il
Paese. Un incontro di comunione, di fraternità e di preghiera anche in vista della
prossima Giornata mondiale della gioventù 2013 che si svolgerà in Brasile sul tema:
«Andate e fate discepoli tutti i popoli». Nel frattempo, fervono i preparativi per
il primo Festival nazionale della gioventù che la Chiesa in Australia si appresta
a realizzare dal 5 al 7 dicembre del 2013. L’evento si svolgerà presso il St. Patrick
Campus dell’università cattolica australiana di Melbourne e sarà lanciato ufficialmente
nel corso di una conferenza stampa il prossimo 21 settembre. L’appuntamento prevede
3 giorni intensi scanditi da momenti di preghiera e di riflessione, seminari, manifestazioni
musicali e mostre. All’evento, il più grande raduno giovanile in Australia dopo la
Giornata mondiale della gioventù del 2008 di Sydney, sono attesi almeno quattromila
partecipanti. «Il festival — ha spiegato monsignor Anthony Colin Fisher, vescovo di
Parramatta e responsabile della pastorale giovanile della Conferenza episcopale australiana
— offrirà ai giovani cattolici australiani l’opportunità di incontrare Cristo attraverso
la Chiesa e ai vescovi l’occasione per ascoltare e condividere le problematiche e
le preoccupazioni del mondo giovanile. Il progetto per la realizzazione del festival
— ha concluso il presule — è da tempo allo studio della commissione pastorale dei
vescovi e del consiglio dei giovani cattolici australiani». (I.P.)