2012-09-11 15:26:07

A Roma nella Basilica di San Paolo il 22mo Colloquio Ecumenico Paolino


Inizia oggi a Roma, presso la Basilica di San Paolo fuori le Mura, il 22.mo Colloquio Ecumenico Paolino. Quest’anno i monaci benedettini hanno invitato esegeti e studiosi di diverse tradizioni cristiane a riflettere sulla seconda Lettera ai Tessalonicesi. Philippa Hitchen ne ha parlato con padre Edmund Power, abate della Basilica di San Paolo:RealAudioMP3

R. - I monaci hanno voluto radunare gli esperti in un ambiente di preghiera. Anche oggi i professori, i dottori che vengono da tutto il mondo, uomini e donne, cattolici, ortodossi, protestanti sono sempre molto contenti di questa dimensione spirituale del colloquio. L’obbiettivo principale era quello di celebrare il fatto che, alla fine, siamo tutti uniti in Cristo: questo è ciò che importa. Infatti gli studi paolini sono molto interessanti nel contesto ecumenico, perché a mio parere - non esperto - mi sembra che la questione degli studi paolini non sia molto 'settoriale' e da questo si nota il modo in cui questi professori, di diverse provenienze spirituali, diverse tradizioni cristiane, collaborano insieme con un’efficacia molto impressionante.

D. - Tre anni, fa abbiamo celebrato l’Anno paolino alla riscoperta di questa figura. Adesso che stiamo per iniziare l’Anno della Fede, all’insegna della Nuova evangelizzazione, secondo lei, Paolo ha un’importanza, ha un significato anche per questo Anno a venire?

R. - Sì. Paolo è al centro di qualsiasi attività missionaria, perché lui è il grande missionario del Nuovo Testamento; da ciò che sappiamo, sembra abbia viaggiato più degli altri. Ha scritto le Lettere, ha fondato diverse chiese. Però voglio aggiungere un’altra cosa: qui a San Paolo Fuori le Mura, il luogo della proclamazione del Concilio, - ricordiamo che l’Anno della Fede coincide con il 50.mo anniversario dell’inizio delle attività del Concilio Vaticano II - noi avremo una serie di celebrazioni in un contesto liturgico basato dell’insegnamento degli evangelisti Matteo, Marco, Luca e Giovanni e non Paolo. In coincidenza delle feste dedicate ai quattro evangelisti, 18 ottobre, 27 dicembre, 25 aprile, 20 settembre avremo infatti un Vespro solenne dell’evangelista e poi un discorso - una meditazione - rivolto a coloro che parteciperanno alle celebrazioni in basilica, per esprimere il messaggio spirituale di ogni evangelista, che sarà un contributo alla riflessione alla luce della Parola di Dio, per andare avanti nel nostro cammino di fede. Sarà una celebrazione paolina, ma con gli evangelisti dell’Anno della Fede.







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