A Roma nella Basilica di San Paolo il 22mo Colloquio Ecumenico Paolino
Inizia oggi a Roma, presso la Basilica di San Paolo fuori le Mura, il 22.mo Colloquio
Ecumenico Paolino. Quest’anno i monaci benedettini hanno invitato esegeti e studiosi
di diverse tradizioni cristiane a riflettere sulla seconda Lettera ai Tessalonicesi.
Philippa Hitchen ne ha parlato con padre Edmund Power, abate della Basilica
di San Paolo:
R. - I monaci
hanno voluto radunare gli esperti in un ambiente di preghiera. Anche oggi i professori,
i dottori che vengono da tutto il mondo, uomini e donne, cattolici, ortodossi, protestanti
sono sempre molto contenti di questa dimensione spirituale del colloquio. L’obbiettivo
principale era quello di celebrare il fatto che, alla fine, siamo tutti uniti in Cristo:
questo è ciò che importa. Infatti gli studi paolini sono molto interessanti nel contesto
ecumenico, perché a mio parere - non esperto - mi sembra che la questione degli studi
paolini non sia molto 'settoriale' e da questo si nota il modo in cui questi professori,
di diverse provenienze spirituali, diverse tradizioni cristiane, collaborano insieme
con un’efficacia molto impressionante.
D. - Tre anni, fa abbiamo celebrato
l’Anno paolino alla riscoperta di questa figura. Adesso che stiamo per iniziare l’Anno
della Fede, all’insegna della Nuova evangelizzazione, secondo lei, Paolo ha un’importanza,
ha un significato anche per questo Anno a venire?
R. - Sì. Paolo è al centro
di qualsiasi attività missionaria, perché lui è il grande missionario del Nuovo Testamento;
da ciò che sappiamo, sembra abbia viaggiato più degli altri. Ha scritto le Lettere,
ha fondato diverse chiese. Però voglio aggiungere un’altra cosa: qui a San Paolo Fuori
le Mura, il luogo della proclamazione del Concilio, - ricordiamo che l’Anno della
Fede coincide con il 50.mo anniversario dell’inizio delle attività del Concilio Vaticano
II - noi avremo una serie di celebrazioni in un contesto liturgico basato dell’insegnamento
degli evangelisti Matteo, Marco, Luca e Giovanni e non Paolo. In coincidenza delle
feste dedicate ai quattro evangelisti, 18 ottobre, 27 dicembre, 25 aprile, 20 settembre
avremo infatti un Vespro solenne dell’evangelista e poi un discorso - una meditazione
- rivolto a coloro che parteciperanno alle celebrazioni in basilica, per esprimere
il messaggio spirituale di ogni evangelista, che sarà un contributo alla riflessione
alla luce della Parola di Dio, per andare avanti nel nostro cammino di fede. Sarà
una celebrazione paolina, ma con gli evangelisti dell’Anno della Fede.