India: in Orissa arrestati 20 cristiani. Celebravano un battesimo
Aggrediti e picchiati da nazionalisti indù, infine arrestati dalla polizia locale,
perché "colpevoli" di celebrare un battesimo. È accaduto a Kanthapada, nel distretto
di Balasore (Orissa), a 20 cristiani pentecostali (di questi, 10 erano i catecumeni),
il 2 ottobre scorso. Per Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians
(Gcic), il fatto è "scandaloso", e per questo "chiediamo al chief minister dell'Orissa
di aprire un'inchiesta sui funzionari di polizia coinvolti". Responsabili dell'incidente,
un nutrito gruppo di nazionalisti indù appartenente alla Rashtriya Swayamsevak Sangh
(Rss) e al Vishwa Hindu Parishad (Vhp). Questi hanno fatto irruzione nel bel mezzo
della cerimonia, picchiando e insultando il pastore Jayaram Marandi e i fedeli. Poco
dopo, agenti della stazione di polizia di Khantapada hanno raggiunto il posto, costringendo
i 20 cristiani a salire sulla camionetta, che li ha portati in centrale per l'interrogatorio.
Dopo l'arresto, la polizia ha dispiegato un considerevole numero di agenti per "controllare"
che nulla accada nel villaggio. Sajan George spiega: "Per perseguitare, intimidire
e far arrestare queste comunità cristiane, i nazionalisti indù sfruttano l'atroce
Orissa Freedom of Religion Act 1997 (Ofra Act 1997, la legge anticonversione dello
Stato), con la connivenza e il tacito assenso di amministrazione e polizia". Secondo
il presidente del Gcic, "il governo dello Stato dovrebbe fermare quanti usano il decreto
per perseguitare la popolazione e minacciare la Costituzione, che si basa sul rispetto
della giustizia e della libertà". Sulla carta, le leggi anticonversione proibiscono
le conversioni che avvengono "tramite forza, coercizione o frode", e permettono così
al governo di indagare. Di fatto, esse vengono applicate solo nei casi di indù che
passano a un'altra religione. Dalla loro attuazione, le conversioni sono diminuite.
Intanto, il Gcic è giunto a conoscenza di un altro attacco avvenuto in Orissa. Il
24 settembre scorso a Krutamgarh (distretto di Kandhamal), 12 attivisti indù del Bajrang
Dal hanno interrotto un servizio di preghiera di una comunità cristiana pentecostale.
L'attacco è stato particolarmente violento: gli aggressori hanno infatti costretto
a terra e picchiato il pastore Mantu Nayak, che ha riportato gravi ferite alla testa
e fratture a entrambe le braccia. Per il momento, la polizia ha fermato otto attivisti
e sarebbe in cerca degli altri. (R.P.)