Nigeria: il card. Onaiyekan e il presidente Jonathan denunciano le violenze religiose
Una denuncia congiunta, della Chiesa e dello Stato in Nigeria, contro le violenze
antireligiose perpetrate nel Paese. A farla sono stati, mercoledì scorso, il card.
John Onaiyekan, arcivescovo di Abuja, e il capo dello Stato Goodluck Jonathan, nell’ambito
di una cerimonia religiosa svoltasi ad Abuja, nella Cattedrale di “Notre Dame-Regina
della Nigeria”. “Coloro che uccidono le altre persone, creature di Dio – hanno detto
i due esponenti – non conoscono affatto Dio”. “Coloro che usano la religione per dividere
la popolazione o che uccidono la religione stessa – ha incalzato il card. Onaiyekan
– non possono essere fedeli a Dio”, perché “se la religione significa escludere l’altro,
guardarlo con arroganza, allora si corre il rischio di deviare dal cammino che conduce
a Dio”. Quindi, il porporato ha deplorato il fatto che l’immagine della Nigeria sia
negativa “a causa del fanatismo, dell’intolleranza religiosa, dello spargimento di
sangue”. Dal suo canto, il presidente Jonathan ha ribadito che “l’omicidio è contrario
ai veri precetti religiosi, poiché le grandi religioni del mondo non incoraggiano
affatto la violenza e l’odio, anzi: esse esortano alla fraternità, all’amore e alla
coesistenza pacifica”. Infine, il capo dello Stato ha ricordato che la Nigeria si
trova di fronte a numerose sfide e che tutti – Chiesa e autorità politiche – hanno
la responsabilità di “educare la popolazione, portandola sulla strada giusta”. (I.P.)