Etiopia: conflitti, disastri naturali e migrazioni all’origine dell’abbandono scolastico
Conflitti etnici, disastri naturali, migrazioni stagionali: sono queste le cause principali
che spingono i bambini etiopi ad abbandonare gli studi. Come riporta l’agenzia Fides,
solo nel mese di febbraio 2013, almeno 17mila bambini hanno abbandonato la scuola,
fondamentalmente per spostamenti dovuti alla siccità. Stando al recente rapporto dell’Ufficio
delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari (Ocha), nella regione dell’Etiopia nord-orientale
abitata dagli Afar, sono state chiuse 15 strutture per mancanza d’acqua durante l’attuale
stagione secca, causando danni all’istruzione di circa 1899 bambini. Nelle aree della
zona Oromo dell’Hararghe orientale, coinvolta in un conflitto, per oltre tre mesi
circa 10.600 bambini appartenenti a 35 scuole elementari di diversi distretti, non
hanno fatto lezione. Nella regione Somali sudorientale, infine, a influire negativamente
sull’offerta culturale sono anche le alluvioni stagionali, i conflitti etnici tra
i residenti delle aree di confine e quelli interni. Nel 2012 ad esempio, una grave
inondazione ha distrutto molte scuole in quest’area del Paese, togliendo la possibilità
di studiare a quasi 3200 bambini. (V.C.)