2013-03-26 19:55:12

Vicenda marò, si dimette il ministro Terzi contrario al loro ritorno in India


Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha annunciato ieri le dimissioni manifestando la propria contrarietà al ritorno in India dei due marò, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, accusati di aver ucciso due pescatori indiani scambiati per pirati. "Stupore" per le dimissioni, definite irrituali in una nota del Quirinale, da parte del presidente Giorgio Napolitano che ha affidato il ministero degli Esteri, ad interim, al premier Mario Monti. Il servizio di Amedeo Lomonaco:RealAudioMP3

Il premier Monti si è recato al Quirinale per incontrare il presidente Napolitano e presentare al Capo dello Stato il decreto di accettazione delle dimissioni annunciate oggi dal ministro degli Esteri Giulio Terzi. Le riserve sulla vicenda - ha detto il ministro - non hanno prodotto alcun effetto:

“Non posso più far parte di questo governo e annuncio le mie dimissioni… Ritengo oggi, come ho ritenuto per 40 anni, che vada salvaguardata l’onorabilità del nostro Paese, delle forze armate e della diplomazia italiana”.

Sempre nel pomeriggio, ha preso la parola il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola che, invece, ha scartato l’ipotesi di dimissioni:

“Sarebbe facile, ma non sarebbe giusto e non lo farò. …Non abbandonerò la nave in difficoltà con Massimiliano e Salvatore a bordo fino al mio ultimo giorno di governo”.

Sulla vicenda dei due marò riferirà domani alla Camera e al Senato il premier Mario Monti. In una nota il presidente del Consiglio sottolinea che le valutazioni espresse alla Camera dal ministro Terzi non sono condivise dal governo.

Ultimo aggiornamento: 27 marzo







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