Sud Sudan: al via a luglio le iniziative per la riconciliazione
Partirà a luglio in Sudan il processo di “riconciliazione nazionale”. Secondo quanto
riferisce l’agenzia Misna infatti si tratterà di una settimana di preghiera che comincerà
il 1° luglio e si concluderà il 7, un incontro con le comunità musulmane il 9 luglio,
assemblee e dibattiti sulla guerra, la pace e il futuro in tutte e dieci le regioni
del Paese. Sempre il 9 luglio in coincidenza con il secondo anniversario dell’indipendenza
del Sud Sudan da Khartoum ci sarà un nuovo appuntamento ecumenico e interreligioso.
Queste saranno le prime tappe del processo di “riconciliazione nazionale” definito
da un comitato guidato da esponenti di spicco delle Chiese del Sud Sudan. Il calendario
delle iniziative è contenuto in un documento “strategico” diffuso dal presidente del
comitato, l’arcivescovo anglicano Daniel Deng Bul. Ad agosto, invece, si terranno
assemblee e dibattiti sulla guerra civile conclusa nel 2005, i conflitti per la terra
e i pascoli continuati dopo l’indipendenza e le sfide da superare per favorire la
pace tra le oltre 60 etnie del Paese. L’obiettivo, da quanto si legge nel documento
diffuso dall’arcivescovo Deng e diramato dall’agenzia Misna è costituire un’alleanza
indipendente e aperta che sia capace di affrontare le cause profonde dei conflitti
nel Sud del Sudan, costruire ponti per superare le barriere politiche e sociali e
riconciliare tutti i sud-sudanesi, in particolare quelli con le ferite psicologiche
e fisiche più gravi. Il comitato è stato costituito dal presidente Salva Kiir con
un decreto emesso ad aprile. Il vice-presidente dell’organismo è monsignor Paride
Taban, vescovo emerito di Torit, uno dei più decisi sostenitori dell’indipendenza
del Sud Sudan. (F.B.)