Uganda. Acnur: preoccupa situazione dei rifugiati al confine con il Congo
Il deteriorarsi della situazione nella Repubblica Democratica del Congo, specialmente
nell’area del Nord Kivu, si ripercuote pesantemente nella vicina Uganda, dove affluiscono
decine di migliaia di persone in fuga. Particolarmente preoccupante, comunica l’Alto
Commissariato dell’Onu per i rifugiati (Acnur), è la situazione nel distretto di Bundibugyo,
nell’ovest del Paese, che stando a una stima della Croce Rossa aggiornata a domenica
scorsa, ospita circa 66 mila persone. Nell’area di Bubukwanga, invece, a una ventina
di km dal confine, è aperto un centro di transito dove sono state trasferite 20 mila
persone. In questi giorni, la città di Kamango appare tranquilla e vuota, mentre in
altre aree si sono registrati scontri. La questione principale da affrontare è il
trasferimento dei rifugiati in zone più sicure, mentre molte delle persone scappate
dal Nord Kivu non intendono tornarvi nell’immediato, in quanto la zona resta ad alto
rischio violenze. L’Acnur avverte che la difficoltà a reperire acqua e cibo per tutti
e la scarsità dei servizi igienici potrebbe causare a breve l’insorgenza di malattie,
perché la struttura in questione può accogliere 10 mila persone e non di più. Altra
zona calda è la parte meridionale del Nord Kivu, dove sono riesplosi, nei pressi di
Goma, i combattimenti tra forze governative e il movimento M23: da qui un flusso costante
di circa 600 persone a settimana attraversa il confine verso il distretto ugandese
di Kisoro. Attualmente, il 60% dei rifugiati presenti in Uganda proviene dalla Repubblica
Democratica del Congo. (R.B.)